In questa Sardegna che si prepara a festeggiare il passaggio dal vecchio al nuovo anno, si profila un'immagine di festa intima e profondamente radicata nel territorio. "Un turismo prettamente locale, fatto dai sardi per i sardi", come lo descrive Gian Mario Pileri, presidente della Fiavet Sardegna. E in questo scenario, Alghero emerge non solo come una città, ma come un simbolo di questa celebrazione "di prossimità".
I grandi concertoni di Capodanno sparsi per l'Isola, con Ligabue che fa risuonare le sue note ad Alghero, sono la punta di diamante di una festa che vuole essere, prima di tutto, un inno all'autenticità sarda. Non si cerca di attirare folle di turisti dalla penisola o dall'estero, si cerca piuttosto di celebrare insieme, tra sardi, le radici e le gioie di questa terra.
Ma questa scelta, per quanto affascinante nella sua genuinità, porta con sé delle riflessioni. Paolo Manca, presidente di Federalberghi Sardegna, parla chiaro: l'animazione territoriale non deve essere confusa con la promozione turistica. Le strutture alberghiere registrano movimenti interni, ma non un flusso che giustifichi aperture straordinarie o ampliamenti. Si parla di un Natale e un Capodanno di prossimità, ma si lascia in sospeso la questione di cosa potrebbe essere se la Sardegna decidesse di puntare più in alto, di aprire le sue porte in modo più ampio.
Alghero, con i suoi sei hotel cittadini tutti esauriti, mostra che c'è una via.
Il pienone annunciato per il Cap d'Any de l'Alguer è il segno che, con la giusta anticipazione e organizzazione, la città della Riviera del Corallo sa attirare e celebrare. È un esempio di come il turismo locale possa effettivamente brillare, di come l'autenticità sarda possa essere un richiamo potente.
Tuttavia, il dibattito rimane aperto. La mancanza di coordinamento e di una regia regionale, come sottolineato da Manca, mostra che c'è spazio per migliorare, per creare un'offerta che sia allo stesso tempo fedele all'identità sarda e aperta a nuove possibilità. La Sardegna ha tanto da offrire, e il Natale e il Capodanno sono solo l'inizio di una riflessione più ampia su come valorizzare al meglio questa terra straordinaria.
In questa vigilia di Natale, mentre Alghero si prepara a festeggiare con Ligabue e i suoi ospiti, tutta la Sardegna si interroga sul futuro del suo turismo. Un futuro che, si spera, saprà unire la fedeltà alle proprie radici con l'apertura a un mondo che, nonostante tutto, sembra desideroso di scoprire le meraviglie di questa isola.