Lascia la moglie in vestaglia sul ciglio della strada: "Non mi ero accorto di nulla"

Ci sono matrimoni che sopravvivono a tutto: alle corna, alla suocera, al mutuo trentennale. Ma pochi reggerebbero un abbandono in piena statale, con la moglie in vestaglia, di sera, e senza nemmeno il cellulare. È accaduto a Comacchio, lungo la Statale 309, dove un pensionato a bordo del suo camper è ripartito tranquillo e beato lasciando a terra la consorte, come fosse un sacchetto della spesa dimenticato.

L’uomo — anziano e presumibilmente distratto come solo certi mariti sanno essere — aveva accostato per dare un’occhiata a un’anomalia del mezzo. La moglie, fino a quel momento a riposo nella parte posteriore, è scesa anche lei, ma dal lato opposto. E qui accade l’incredibile: lui risale e riparte, convinto che la donna ronfi ancora sul materasso di gommapiuma. Probabilmente è più abituato a sentirla tacere che parlare.

La scena, a metà tra il tragicomico e l’assurdo, si consuma in pochi istanti. La signora si ritrova sola, in ciabatte e camicia da notte, in mezzo al nulla. Non ha un telefono, non ha una borsa, non ha un marito. Sembra la caricatura di una santa, ma senza aureola. Per sua fortuna, alcuni automobilisti meno distratti del consorte la notano, si fermano e chiamano i carabinieri, che — va detto — oggi servono più per raccogliere i cocci di queste tragedie da famiglia che per inseguire criminali veri.

Dopo due ore, il camper viene rintracciato. Era a decine di chilometri di distanza. Lui, l’autore dell’abbandono involontario, resta incredulo. Dice di non essersi accorto di nulla. 

Il finale è a lieto fine, almeno per chi ha ancora un cuore: lui torna indietro, lei sale senza nemmeno un ceffone — e già questo è un miracolo — e i due si ricongiungono. Nessuna denuncia, solo tanta imbarazzante realtà. Ma il problema è più ampio: se uno arriva a dimenticare la moglie per strada, forse è perché ha dimenticato anche cosa significa avere una moglie.

Questa storia, comica se non fosse tragica, è l’ennesima dimostrazione che l’amore — quello vero — ha bisogno di attenzione. Altrimenti finisce che ci si sveglia in vestaglia, abbandonati su una statale, sperando nella compassione dei passanti. Altro che vacanze in camper: qui servirebbe un bel corso di rieducazione sentimentale. O quantomeno, una sveglia.

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