13 “auto-fotografie” descrittive di illustri firme della Sardegna
ottocentesca, accompagnate da immagini e disegni d’epoca: è questo il
prossimo viaggio settimanale che dedico alle lettrici ed ai lettori della
Gazzetta Sarda; un connubio artistico che si affaccia sulle parole di
alcuni dei maggiori personaggi della cultura isolana ottocentesca,
corredate da istantanee, disegni, dipinti di una romantica e
sempreverde Sardegna.
Nel nostro ottavo viaggio artistico nell’800 sardo, incontriamo le
parole del poeta bosano Sebastiano Madau, accompagnate da
un’immagine di Bosa, città natale del Madau.
“Sono, dei sardi, il più feroce nello scagliar giambi. Dormo otto mesi
dell’anno. Quanto al resto, faccio come fanno in Bosa... perché sono
bosano. M’immergo volentieri nel mare poetico, ma porto sempre
meco un salvagente. Il poeta che ammiro di più: dopo Paolo Mossa,
Giosuè Carducci”.
La prossima settimana leggeremo dell’illustre Nino Alberti.