Sennori, “Corpi in movimento” sul tramonto dell’Asinara tra nudità abbaglianti e ritualità di Sardegna e Salento

  L’ex cava di tufo come un palcoscenico senza confini che si perde nell’orizzonte del tramonto sull’Asinara, diventando un simbolo di libertà in cui ritmi ipnotici e seducenti, tra luci e controluci, confondono i corpi delle danzatrici in nudità accecanti, in ombre liberate dalle vesti che si mostrano come sagome indefinite, soverchiate dalle intense tonalità del calar del sole. Il festival “Corpi in movimento” ha dato il via così alla serata del 27 agosto a Sennori, aprendo le danze con lo spettacolo “Granito” del Collettivo Munerude, in cui Francesca Antonino, Laura Chieffo e Ilaria Quaglia hanno interpretato la composizione sulle musiche di Gabriele Ottino ed Anything Pointless, cercando di porre l’attenzione sui segni e i movimenti che il trascorrere del tempo produce sulla materia organica. 

  Un lavoro denso di significati coprodotto da Sosta Palmizi e Déjà Donné, realizzato con il sostegno di “Permutazioni – coworking coreografico” a cura di Casa Luft, Zerogrammi e Fondazione Piemonte dal Vivo, Cavallerizza Irreale – Torino, H(abita)T - Rete di Spazi per la Danza/Leggere Strutture/Comune di Budrio, ART BO, ALDES/SPAM! rete per le arti contemporanee, Hangart Fest, ed è stato finalista del premio Twain Direzioni Altre. L’opera è stata selezionata per la Vetrina Giovane Danza d’Autore Anticorpi XL 2020 Selezione Visionari Kilowatt Festival 2021. Una nudità discreta e delicata, velata dai chiaroscuri, è stata poi quella del performer Cosmo Sancilio in “Narciso” di Giovanni Napoli, un’opera già presentata con successo ad Anticorpi XL di Ravenna, ispirata al mito ma metafora dei nostri tempi in cui sono predominanti l’edonismo e l’individualismo. «È la mia seconda volta qui in Sardegna e la prima con Corpi in Movimento – ha dichiarato Giovanni Napoli –.

  Mi è capitato altre volte di performare in luoghi incantevoli, ma questo è uno dei posti più suggestivi che abbiamo calcato». Grande apprezzamento è stato riservato alla prima regionale di “Devoto”, una coproduzione di Borderlinedanza di Salerno ed Estemporada di Sassari, nata da un’idea di Claudio Malangone e Livia Lepri e interpretata da Marta Bullitta, Noemi Sanna, Claudia Lo Casto e Giuseppe Morra. Palpabile la soddisfazione di Livia Lepri: «È stato meraviglioso avventurarsi nel tema dei riti e della ritualità facendo un parallelo tra la Sardegna e il Salento – ha affermato la coreografa – con questi quattro danzatori che hanno tirato fuori la loro espressività richiamando la memoria del rituale». Il progetto, che prende spunto da una riflessione sul corpo e i codici geo-culturali in esso “scritti” in relazione ai luoghi d’appartenenza, è sostenuto dal MIC, dalla Regione Campania e dalla Regione Sardegna, ed è stato elaborato da autori e performer di diversa provenienza durante un periodo di residenza in Campania.

  Successo pieno quindi, per l’appuntamento sennorese della kermesse, suggellato dalle parole della vicesindaca e assessora alla Cultura Elena Cornalis: «Questa è ormai una manifestazione consolidata, noi siamo sempre più orgogliosi di avere questo festival che porta in paese compagnie di valenza internazionale, e che offre uno spaccato molto importante della danza contemporanea. Per noi è una riconferma, ormai è il terzo anno che Corpi in movimento è nell’Ex cava di tufo. Un grande ritorno e speriamo che continui questo sodalizio». Il prossimo appuntamento con il festival della danza d’autore sarà il 4 settembre alle 21, al Centro Culturale di Sennori, dove il Balletto Teatro di Torino presenta “Beso de agua” e Asmed porta in scena “Uomini e donne” in coproduzione con Danzeventi. La manifestazione è organizzata dall’associazione Danzeventi di Sassari con il patrocinio e il sostegno del Mic, della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, del Comune di Sennori e del Baretto di Porto Ferro, con la collaborazione del Teatro Verdi, del Rotary Club Sassari Nord e della Comes. Per info e prenotazioni contattare danzeventi@gmail.com o chiamare il numero 3406517531.

Cultura

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