Tra arte, teatro, letteratura e tutela ambientale, la Sardegna si prepara ad accogliere la XVIII edizione del Festival Internazionale della Sostenibilità - Giardini Aperti 2025, organizzato da Abaco Teatro sotto la direzione artistica di Rosalba Piras. Un’edizione che si annuncia densa e articolata, con un programma capace di intrecciare linguaggi diversi e di raggiungere un ampio pubblico, in un percorso che si estende dal 22 giugno al 4 agosto, toccando otto comuni tra la Città Metropolitana di Cagliari e il Sud Sardegna.
Il festival nasce con l’intento di unire la cultura alla responsabilità ambientale e sociale, proponendo una riflessione continua sulle urgenze del nostro tempo. Un progetto che porta il teatro e le arti performative anche nei contesti periferici e decentrati, per coinvolgere comunità spesso distanti dai grandi circuiti culturali. «Attraverso spettacoli, incontri e laboratori – sottolineano gli organizzatori – il Festival si propone come catalizzatore di cambiamento e come occasione per una rigenerazione culturale che sappia parlare a tutte le generazioni».
Tra i protagonisti di questa edizione spiccano le figure storiche della Sardegna e della cultura italiana. È il caso di Joyce ed Emilio Lussu. Storia di un amore e di una passione civile, spettacolo coprodotto da Abaco Teatro, Premio Emilio Lussu e Associazione L’Alambicco, allestito nel cinquantesimo anniversario della scomparsa di Emilio Lussu. La messinscena, firmata da Alessandro Macis, ripercorre la storia di due personalità che hanno incarnato i valori della resistenza e dell’impegno civile.
Accanto ai grandi temi della memoria e della storia, il Festival riserva ampio spazio anche alle eccellenze femminili sarde, come Il giardino di Eva Mameli Calvino, dedicato alla scienziata madre di Italo Calvino e prima donna a dirigere l’Orto Botanico di Cagliari, e Grazia Deledda tra fantasia e realtà, spettacolo tratto da tre racconti dell’unica donna italiana Premio Nobel per la Letteratura.
Non manca un omaggio a Costantino Nivola con Su Muru Prinzu - Il Muro Incinto, a cura di Bocheteatro, che ripercorre la parabola esistenziale e artistica del grande scultore sardo, la sua affermazione internazionale e il lungo legame con la Sardegna.
Ampio il ventaglio delle proposte anche per il pubblico più giovane: dai laboratori creativi in collaborazione con Legambiente, UNICEF e Operazione Africa ODV, ai numerosi spettacoli dedicati all’infanzia e all’adolescenza come Fiabe Sarde, Cappuzzetto Rozzo e Volevo Volare, una rivisitazione moderna del Brutto Anatroccolo di Andersen.
La musica e il teatro musicale troveranno spazio con Gabriella… Sempre, dedicato a Gabriella Ferri, e A qualcuno piace Fred, omaggio al mondo di Fred Buscaglione. Non mancheranno poi incursioni nella commedia dell’arte con Le nozze di Arlecchino e Colombina e Arlecchino e il furto d’amore, e nella satira sociale con Se mi odi è perché esisto e I monologhi della vagina.
Come di consueto, anche la letteratura avrà un ruolo di primo piano, grazie agli incontri con autori come Mattia Lasio, Piergiorgio Pulixi e Brice Grudina, che porteranno il pubblico a confrontarsi con poesia, narrativa e cronaca contemporanea.
Giardini Aperti 2025 è dunque un festival che coniuga ricerca artistica, memoria, attualità e sensibilità ecologica, mantenendo al centro il valore della partecipazione diffusa. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero, a sottolineare la vocazione inclusiva e popolare dell’iniziativa.
Il Festival è realizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport – con il patrocinio della Città Metropolitana di Cagliari e dei comuni di Monserrato, Maracalagonis, Elmas, Cagliari e dell’Unione dei Comuni I Nuraghi di Monte Idda e Fanaris.