Dal 29 agosto all’8 settembre Cabras si prepara a vivere i festeggiamenti di San Salvatore, appuntamento che unisce fede e identità e che trova il suo momento più alto nella suggestiva Corsa degli Scalzi.
La manifestazione è stata presentata ufficialmente il 27 agosto in municipio, alla presenza del sindaco Andrea Abis, dell’assessore alla Cultura Carlo Trincas, del presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni e dei rappresentanti delle associazioni coinvolte. Tutti hanno sottolineato il valore della festa, patrimonio immateriale che ogni anno richiama migliaia di fedeli e visitatori.
«La Corsa degli Scalzi è il cuore pulsante della nostra identità – ha detto il sindaco Abis – un patrimonio che si rinnova di anno in anno e che si trasmette alle nuove generazioni».
Il programma religioso si aprirà venerdì 29 con la processione di Santu Srabadoeddu: centinaia di donne scalze in abito tradizionale porteranno a piedi la piccola statua del Santo da Cabras al villaggio di San Salvatore. Il momento più atteso sarà sabato 6 settembre, quando all’alba circa 900 uomini, vestiti di bianco e scalzi, correranno lungo i sette chilometri che portano il simulacro del Santissimo Salvatore fino al novenario campestre. Domenica 7 settembre la statua rientrerà a Cabras, ancora scortata dagli scalzi.
Accanto al programma religioso, i festeggiamenti civili porteranno spettacoli, musica e sagre nel villaggio di San Salvatore e a Cabras. Tra gli appuntamenti più attesi: Fantasias de Ballos, la Sagra del muggine, i concerti degli Istantales e di Jake La Furia, che chiuderà la festa la sera del 7 settembre in piazza Stagno.
Una tradizione che resiste al tempo, capace di intrecciare fede, comunità e spettacolo. E che ogni anno restituisce a Cabras l’immagine più autentica della Sardegna.