Il pregabalin, originariamente sviluppato come farmaco anticonvulsivante e analgesico per il dolore neuropatico, ha recentemente acquisito notorietà come sostanza d'abuso nel mercato illegale, meritando l'appellativo di "nuova droga da strada". Questo principio attivo, commercializzato con nomi come Lyrica, Alzain e Axalid, agisce modulando l'attività dei neurotrasmettitori cerebrali, offrendo benefici terapeutici significativi in condizioni come l'epilessia, la fibromialgia e i disturbi d'ansia. Tuttavia, il suo potenziale euforizzante, soprattutto se combinato con alcol o oppiacei, ne ha favorito l'uso illecito, con conseguenze spesso letali. In ambito clinico, il pregabalin viene prescritto con cautela a causa di effetti collaterali che vanno dalla sonnolenza all'edema periferico, mentre nel contesto sociale, la sua diffusione illegale ha portato a un aumento esponenziale di decessi correlati, particolarmente evidenti nel Regno Unito e in Italia.
In Italia, il farmaco è approvato come terapia aggiuntiva per l'epilessia e per il dolore neuropatico, mentre l'uso nel trattamento dell'ansia varia a livello internazionale. Uno studio dell'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) sottolinea che il pregabalin riduce la frequenza delle crisi epilettiche del 50% in circa il 30% dei pazienti, con dosaggi compresi tra 150 e 600 mg al giorno. Nel contesto del dolore neuropatico, invece, le linee guida NICE (National Institute for Health and Care Excellence) lo raccomandano come opzione di prima linea, con un miglioramento sintomatico riportato nel 40-50% dei casi.
Il pregabalin ha guadagnato popolarità nel mercato illegale per i suoi effetti sedativo-euforizzanti, simili a quelli delle benzodiazepine, ma con un costo inferiore e una maggiore disponibilità. In Italia, un caso emblematico si è verificato a Cagliari, dove un uomo è stato arrestato con 170 compresse di Lyrica, evidenziando l'emergenza locale. Nel Regno Unito, i decessi correlati al pregabalin sono passati da 1 nel 2013 a 441 nel 2022, spesso dovuti a combinazioni letali con oppioidi.
Quando assunto a dosaggi superiori a 900 mg/giorno (oltre il triplo della dose massima terapeutica), il pregabalin induce euforia, disinibizione e sedazione profonda. L'effetto è potenziato dall'associazione con alcol o oppiacei, che sinergizzano nella depressione respiratoria. Uno studio svedese del 2020 ha rilevato che il 70% degli utenti illeciti assume pregabalin per "sballarsi", spesso in contesti ricreativi.
Popolazioni vulnerabili includono individui con storia di tossicodipendenza, disturbi psichiatrici o in trattamento con oppioidi. In uno studio su pazienti in terapia metadonica, il 30% ha ammesso l'uso illecito di pregabalin per potenziare l'effetto del metadone, nonostante il rischio di overdose. Altri gruppi a rischio sono i detenuti e i giovani adulti, attratti dal basso costo (2-5 euro per compressa nel mercato nero).
Il pregabalin viene quindi spacciato attraverso un intreccio di ricette false, farmacie illegali, vendita diretta in strada e mercato online, con un uso diffuso in contesti sociali fragili e in associazione con altre sostanze per amplificare gli effetti. Questo rende il pregabalin una droga da strada facilmente reperibile e pericolosa, con conseguenze gravi per la salute pubblica
Il pregabalin incarna il paradosso di un farmaco salvavita trasformato in una minaccia per la salute pubblica. Mentre il suo valore terapeutico rimane innegabile in neurologia e psichiatria, l'uso illecito richiede interventi multidisciplinari: dalla formazione dei professionisti sanitari alla regolamentazione più stringente delle prescrizioni. La ricerca futura dovrebbe focalizzarsi sullo sviluppo di formulazioni a rilascio prolungato, meno suscettibili all'abuso, e su antagonisti specifici in grado di contrastare gli effetti tossici in caso di overdose. Nel frattempo, la collaborazione tra autorità sanitarie, forze dell'ordine e comunità locali rimane l'arma più efficace per contenere questa emergenza in rapida evoluzione.