Galtellì – Il mare inghiotte, la terra conserva. È una legge antica che Antonio Boggio conosce bene e che torna, con precisione di orologiaio, nel suo Assassinio all’isola di San Pietro (Mondadori), terzo capitolo della serie dedicata al commissario Alvise Terranova. Il libro sarà presentato venerdì 5 dicembre alle 19.15 nella Biblioteca comunale di Galtellì, nell’ambito del Premio Letterario Internazionale “Canne al vento”, il primo riconoscimento letterario internazionale della Sardegna. A dialogare con l’autore sarà Graziella Monni.
L’incontro porta a Galtellì una voce che sta crescendo rapidamente nel panorama del noir italiano. Boggio racconta ciò che conosce: Carloforte, l’isola dove è nato e cresciuto, un luogo sospeso tra Sardegna e Liguria, con radici in Tunisia, dove l’identità non è mai semplice ma sempre stratificata.
Case di pietra, vicoli all’ombra del vento, famiglie che tramandano memorie che non vogliono essere raccontate. Qui si muove Terranova: un commissario che ascolta prima di giudicare, che ama Tom Waits, le melagrane e il mare d’autunno, e che soprattutto sa leggere i dettagli che tutti ignorano.
Il romanzo parte da una morte che sembra un suicidio, quello di un orologiaio trovato nel suo negozio. Ma nulla torna: una figlia che parla di un padre “stranamente felice” la sera prima, un questore che ha fretta di chiudere la pratica, e un investigatore che, scavando, trova abissi. Boggio costruisce la trama come il protagonista costruisce un movimento meccanico: con precisione, misura, senza una parola fuori posto.
La direttrice artistica del Premio, Giuditta Sireus, ricorda quanto la presenza dell’autore a Galtellì sia significativa: “Portare Antonio Boggio a Galtellì significa chiudere il cerchio di questo Premio con uno sguardo che Grazia Deledda avrebbe riconosciuto. Boggio fa quello che la Deledda ha fatto per tutta la vita: guarda dentro le comunità. Racconta i segreti che si tramandano. Mostra come la geografia plasma le anime.”
Terranova è un investigatore vulnerabile, non il classico poliziotto granitico. La sua vita personale è complicata, la relazione con Elisabetta è in bilico, l’intuito vacilla. Ed è proprio questa fragilità a renderlo credibile: nel noir di Boggio il male non è mai un fatto astratto, ma un gesto umano, spesso spinto da dolori che vengono da lontano.
Assassinio all’isola di San Pietro, uscito a maggio 2025 per la collana Giallo Mondadori, ha trovato subito una platea ampia. Una scrittura asciutta, essenziale, che non cerca effetti ma scava con calma nel non detto. Un modo di raccontare che si inserisce bene nello spirito del Premio “Canne al vento”, pensato per valorizzare quelle narrazioni che partono dai luoghi e ne rivelano l’anima.
Il Premio è promosso dal Comune di Galtellì con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport. La programmazione letteraria è affidata al Club di Jane Austen Sardegna.
L’ingresso alla serata è libero.