L’assessore all’Ambiente Raniero Selva interviene per chiarire la paternità del progetto da 4,2 milioni di euro destinato al Parco di Porto Conte e finanziato con fondi ministeriali FSC 2021-2027. Una precisazione che arriva dopo le accuse del precedente CdA dell’Ente, secondo cui l’attuale amministrazione si sarebbe attribuita meriti non propri.
«Nel mese di gennaio 2025 – spiega Selva – la Regione Sardegna, Assessorato Difesa dell’Ambiente, Servizio tutela della natura e politiche forestali, coinvolgeva il Parco di Porto Conte preannunciando la possibilità di presentare della progettualità al Ministero dell’Ambiente (MASE), a valere sui fondi sviluppo e coesione (FSC 2021-2027), per interventi di ripristino di aree degradate coerenti con gli obiettivi del Regolamento europeo 2024/1991».
La risposta del Parco – precisa l’assessore – è arrivata entro la scadenza del 3 febbraio 2025, con l’elaborazione di una scheda progetto del valore di 4,2 milioni per «importanti interventi di conservazione e ripristino di habitat e specie», proposta poi approvata e finanziata. «Risultato che – sottolinea Selva – premia la lungimiranza di questa Amministrazione che ha deciso di investire per riportare al patrimonio pubblico rilevanti porzioni di territorio da tutelare e salvaguardare come il compendio di Punta Giglio».
«Prendo atto – aggiunge l’assessore – che averne dato notizia è divenuto oggetto di critica da parte del precedente Consiglio Direttivo del Parco, sentitosi offeso per una progettualità che, a loro dire, sarebbe da ricondurre al proprio operato. Lungi da me alimentare sterili polemiche: il mio comunicato si limitava a riportare un importante risultato per il Parco e per Alghero. Ma il precedente direttivo ha preferito attaccarmi, volendosi ascrivere un merito che non poteva certo essere loro, dato che si tratta di una operazione avvenuta ben oltre sette mesi dopo la loro cessazione dall’incarico».
Selva conclude con un invito alla riflessione: «Intervengo solo per precisare fatti oggettivi, che riconducono alla capacità di programmazione e progettazione del nuovo CdA, nominato durante la consiliatura del sindaco Raimondo Cacciotto. Una precisazione necessaria contro chi ha cercato visibilità e trofei da esporre, commettendo però un errore grossolano di valutazione. Sono episodi che dovrebbero farci riflettere tutti sull’inutilità di questi riti della politica e delle sterili contrapposizioni, soprattutto su temi delicati come l’ambiente e la valorizzazione del nostro territorio».