Le presenze ci sono, i numeri crescono, ma qualcosa non torna. I turisti affollano le strade, gli ombrelloni sono pieni, eppure i conti non tornano. «Aumentano i turisti, ma calano i ricavi: la stagione turistica 2025 ad Alghero non è da record. È il segnale che serve una svolta nelle politiche per il turismo». Parola di Marco Lombardi, esponente della Lega ad Alghero.
Una stagione a corrente alternata, dice lui. «Ci troviamo di fronte a una stagione di alti e bassi – spiega Lombardi – ma senza i segnali positivi registrati negli anni precedenti. I numeri delle presenze sono in crescita, ma il fatturato delle piccole e medie imprese locali non segue lo stesso andamento. I soggiorni si accorciano, le prenotazioni arrivano all’ultimo minuto, e gli operatori lamentano margini sempre più risicati. È un trend che deve preoccupare e far riflettere.»
Il ragionamento fila. Il turismo c’è, ma è povero. Gente che spende poco, resta poco e prenota tardi. Un modello che non regge. E per Lombardi è chiaro: «Non possiamo continuare a rincorrere le prenotazioni last minute. Serve un progetto turistico organico, che punti su eventi programmati, collegamenti stabili, qualità dei servizi, decoro urbano e valorizzazione del turismo nautico di alto livello».
Poi la stoccata arriva con un paragone che brucia. «Basta guardare cosa accade in Gallura – osserva – dove un singolo evento come il concerto di Vasco Rossi ha già esaurito le strutture da Olbia a Budoni. Alghero ha un potenziale simile, ma manca il coraggio di investire in iniziative strutturate».
Sul tavolo, la Lega mette proposte concrete. Eventi culturali, musicali e sportivi capaci di muovere flussi anche fuori stagione. Ma anche il rilancio dell’aeroporto: senza voli, i turisti non arrivano. «Senza una rete di voli stabile e accessibile – spiega – perdiamo terreno rispetto ad altre destinazioni. I trasporti sono la spina dorsale del nostro turismo, soprattutto per il comparto extralberghiero.»
E poi c’è il decoro urbano. Che non è solo estetica, ma anche accoglienza. «Chi sceglie Alghero lo fa anche per il suo fascino e l’accoglienza. Ma non possiamo tollerare disservizi, rifiuti fuori controllo o carenze nei controlli nelle zone turistiche. Serve un’immagine impeccabile della città.»
Ma il punto forte, secondo Lombardi, è il turismo nautico di alto livello. Non a parole, ma coi fatti. «Alghero deve diventare un riferimento per il diporto di livello. Realizzare campi boe strutturati e regolamentati è il primo passo per attrarre grandi yacht, garantendo sostenibilità ambientale e servizi adeguati. È una battaglia che la Lega porta avanti con determinazione in Consiglio comunale.»
Un segmento, questo, che può far lavorare tutti: «Dal ristoratore al fioraio, dal meccanico al parrucchiere: accogliere un turismo di qualità significa creare economia diffusa. Ma servono standard elevati, efficienza e una città all’altezza delle aspettative.»
Il messaggio finale è chiaro. Il 2025 è ormai andato. Ma il tempo per cambiare rotta non manca. «Questa stagione, nel migliore dei casi, sarà simile al 2024. Ma se vogliamo davvero cambiare passo, dobbiamo cominciare oggi a lavorare alla stagione 2026. Coinvolgiamo gli operatori, le associazioni, il mondo del commercio. Alghero ha tutte le carte in regola per essere protagonista nel panorama turistico del Mediterraneo. Ma servono visione, programmazione e concretezza. E, soprattutto, scelte coraggiose e lungimiranti.»