Alghero, scontro sul palazzo bruciato: Forza Italia accusa, Moro replica

Sulla vicenda del palazzo andato a fuoco nel 2017, all’ingresso di via Vittorio Emanuele, tornano ad accendersi le polemiche politiche. Dopo il comunicato diffuso dal Comune di Alghero nei giorni scorsi, in cui si annuncia l'avvio delle operazioni di bonifica e messa in sicurezza dell’immobile da parte delle ditte Risparmio Casa e Sofingi, il gruppo consiliare di Forza Italia contesta duramente la narrazione dell’Amministrazione Cacciotto, accusandola di “propaganda stantia” e “appropriazione indebita di meriti”.

“Anche oggi l’Amministrazione Cacciotto riserva agli algheresi la quotidiana dose di propaganda”, scrivono Marco Tedde, Caria, Bardino, Peru e Ansini. “Il provvedimento, scaturito dal dissequestro dell’immobile disposto dal Tribunale nel gennaio 2025, consente alla ditta Risparmio Casa di procedere allo sgombero e smaltimento dei rifiuti presenti nel primo sottopiano, e alla ditta Sofingi di mettere in sicurezza l’area esterna e puntellare l’edificio. Ma l’Amministrazione non c'entra: si comporta come chi si attribuisce i meriti per un immobile, solo perché ha firmato la concessione edilizia.”

“Forse – prosegue la nota – sarebbe stato più opportuno mantenere il silenzio, in rispetto delle famiglie ancora colpite da quel disastro. Il rogo del 2017 ha lasciato tracce profonde nella memoria e nel patrimonio dei residenti, costretti ad abbandonare le loro case. La ferita è ancora aperta.”

Non si è fatta attendere la replica del capogruppo di Città Viva, Giampietro Moro, che difende l’operato del sindaco Cacciotto e attacca Forza Italia.

“Finalmente sulla vicenda del palazzo bruciato si inizia a vedere un’evoluzione concreta”, dichiara Moro. “Un primo passo importante, che ci auguriamo sia il preludio di una risoluzione definitiva. Bene ha fatto il Sindaco a dare input al Servizio Ambiente per chiedere il sopralluogo dei Vigili del Fuoco e della Asl, svoltosi nel mese di marzo, dopo il dissequestro.”

Il consigliere non risparmia stoccate agli avversari: “Ci diverte leggere ancora le stizzite prese di posizione del solito gruppo di Forza Italia, con i loro atteggiamenti da primi della classe. Se, quando governavano, avessero portato a compimento la metà delle cose che oggi suggeriscono, la città verserebbe senz’altro in condizioni migliori. Relegati dagli elettori a svolgere il ruolo di ‘osservatori dei cantieri’, continuano con una produzione di critiche fini a se stesse.”

Il palazzo incendiato, che da anni campeggia come simbolo del degrado alle porte del centro città, resta dunque terreno di scontro tra maggioranza e opposizione, in un contesto in cui le famiglie coinvolte attendono ancora una soluzione definitiva.

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