La Giunta regionale ha dato il via libera agli indirizzi per usare il Fondo nazionale per il contrasto al consumo di suolo. Un bel gruzzolo: alla Sardegna vanno 8 milioni e mezzo di euro.
Il piano, proposto dall’assessora all’Ambiente Rosanna Laconi, punta a rinaturalizzare e rigenerare aree urbane e periurbane. La priorità va ai terreni pubblici, non edificati o demoliti, per un recupero vero, misurabile.
«Con questo programma diamo attuazione concreta alla Strategia UE per il Suolo 2030», spiega Laconi. «È un’opportunità per investire in sicurezza e qualità ambientale, restituendo valore al territorio e rafforzando il legame tra cittadini e paesaggio».
I progetti saranno scelti con un avviso pubblico, curato dalla Direzione generale della Difesa dell’Ambiente. Verranno valutati in base a criteri precisi: cofinanziamento, compatibilità con la pianificazione urbanistica, efficacia contro il rischio idrogeologico e qualità paesaggistica.
L’obiettivo? Rendere la transizione ecologica visibile, non solo scritta nei regolamenti. Una sfida concreta per chi vorrà cambiare davvero faccia alle nostre città.