Alghero, Daga risponde alle accuse sulla TARI: «Altro che aumenti, stiamo facendo un miracolo»

Dopo giorni di critiche martellanti, l’assessore alle Finanze, Bilancio e Demanio del Comune di Alghero, Enrico Daga, decide di mettere i puntini sulle «i». E lo fa con un lungo post su Facebook che non lascia spazio a interpretazioni: «Altro che aumenti, stiamo letteralmente facendo un piccolo miracolo».

Si parla del PEF TARI 2025, il Piano Economico Finanziario che stabilisce le tariffe per la tassa sui rifiuti. La polemica, inutile dirlo, era esplosa subito. L’opposizione ha gridato all’aumento, accusando la Giunta di mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Ma Daga non ci sta.

«La normativa nazionale impone l’adeguamento annuale delle tariffe TARI, in base ai costi effettivi del servizio stabiliti nel Piano Economico Finanziario (PEF), validato da ARERA e dagli enti preposti. È bene ribadirlo: la TARI non è una tassa discrezionale, ma un tributo obbligatorio che serve esclusivamente a coprire i costi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti», scrive l’assessore.

Daga rivendica un lavoro «serio, ponderato e nel rispetto della legge». A supporto, snocciola i numeri: «Nessun aumento per circa il 50% delle famiglie algheresi, in particolare i nuclei monocomponente. +0,6% per due componenti, +1,9% per tre. In diversi casi, incremento zero. Zero. 0,0. Eppure, c’è chi riesce a strumentalizzare persino lo 0,0».

Poi la stoccata, secca come una frustata: «Questo dice molto: non hanno altro di cui parlare, non hanno proposte, né visione. E se questo è il livello delle “sollecitazioni” delle minoranze, allora sì: siamo sulla strada giusta».

L’assessore attacca anche il problema, cronico, dell’infedeltà contributiva: «Prima di agitarsi per uno 0,6%, gli stessi dovrebbero spiegare com'è possibile che non sottolineino mai il cronico nodo dell'infedeltà contributiva che è strutturalmente a due cifre. E come mai nemmeno il fatto che molti proprietari di immobili adibiti ad affitto breve continuino a non istruire correttamente gli ospiti sul conferimento dei rifiuti, col risultato che una quantità enorme di spazzatura viene abbandonata ogni giorno da turisti lasciati allo sbaraglio».

Daga racconta un quadro chiaro: «Il servizio, con grande fatica, recupera (tanti sacchi dell’umido spuntano nei cestini pubblici, lasciati da ospiti che nessuno ha informato). Ma i costi, come sempre, ricadono su chi è in regola».

Un attacco frontale, ma anche una dichiarazione di principio: «Noi continueremo ad amministrare con senso del dovere, rispetto delle norme e attenzione ai cittadini. Senza scorciatoie. E soprattutto, senza propaganda».

Difficile dire se basterà a calmare le acque. Di certo, lo stile è quello di chi non intende arretrare. Altro che aumenti. Qui, a sentir Daga, si cerca di salvare il salvabile. E magari, come dice lui, fare pure un piccolo miracolo.

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