Tore Piana, ex consigliere regionale e presidente del Centro Studi Agricoli, va dritto al punto. Nessun giro di parole. La sanità sarda, dice, è ormai «nel caos totale».
«La situazione della sanità in Sardegna ha ormai superato ogni limite di sopportazione. I cittadini sardi sono costretti a vivere quotidianamente disservizi intollerabili: pronto soccorso al collasso, ambulanze ferme, ospedali deserti di medici, liste d’attesa lunghissime, e territori interi – soprattutto nelle zone interne – privi di medici di base», scrive Piana.
L’ex consigliere non risparmia l’assessore regionale alla Sanità, Marcello Bartolazzi. «Dall’arrivo dell’assessore Bartolazzi ci si attendevano competenza, concretezza e un cambio di passo. Invece, a distanza di mesi non è stata risolta nessuna delle criticità più gravi».
Piana snocciola esempi concreti, senza sconti. «A Olbia, il Giovanni Paolo II è al limite dell’operatività. A Sassari e Cagliari mancano anestesisti, oncologi e personale per la diagnostica. Il Brotzu e il Businco sono in sofferenza strutturale e finanziaria. A Nuoro il San Francesco si regge solo grazie all’abnegazione di pochi».
Il problema più drammatico, aggiunge, riguarda le zone interne. «Nelle aree rurali, da Seui a Ovodda, i territori restano completamente scoperti. Manca tutto: dai medici di base ai servizi minimi. Una situazione che grida vendetta».
La conclusione è senza appello: «La Giunta regionale proceda con la sua sostituzione».
Un colpo secco, lanciato senza freni. Ora la palla passa alla presidente Todde e alla sua maggioranza. Restare in silenzio non sarà facile.