Alghero, dodici anni di promesse tradite: l’Università di Architettura nel mirino del PSd’Az

Dodici anni sono trascorsi dalla firma dell’accordo quadro del 24 ottobre 2013, con cui l’Amministrazione comunale di Alghero, dando seguito a una delibera del Consiglio Comunale, ha concesso all’Università di Sassari alcuni immobili di pregio: Palazzo Pou Salit, Asilo Sella e parte del Complesso Santa Chiara. Una scelta che allora venne presentata come una svolta lungimirante per la città, destinata a rilanciarla grazie alla presenza di un polo accademico d’eccellenza. Ma oggi, il Partito Sardo d’Azione di Alghero, sezione “Tore Pintus”, traccia un bilancio impietoso di quel progetto, denunciando promesse tradite e un’opportunità mancata.

“La Facoltà di Architettura avrebbe dovuto portare cultura, sviluppo e visibilità internazionale ad Alghero. Ma così non è stato. Invece di una crescita culturale e formativa, ci troviamo con edifici storici in degrado, nessuna ricaduta economica significativa e studenti abbandonati a se stessi, senza nemmeno una casa dello studente”, si legge nel comunicato del PSd’Az.

Il Partito Sardo d’Azione non risparmia critiche alla classe politica cittadina, accusata di aver scelto un percorso scollegato dalle reali vocazioni del territorio. “In una città turistica come Alghero, la scelta di puntare su una Facoltà di Architettura è apparsa da subito discutibile. Olbia, in questo stesso periodo, ha invece investito su un Corso di Laurea in Economia e Management del Turismo, valorizzando la propria vocazione e ottenendo risultati concreti.”

Ma la denuncia non si ferma qui. Il PSd’Az evidenzia come il progetto universitario ad Alghero sia rimasto privo di una visione strategica e delle infrastrutture essenziali per supportare il polo accademico. “In quasi quindici anni, nessuna Casa dello Studente è stata realizzata ad Alghero, mentre a Sassari ne esistono diverse. Gli studenti universitari sono costretti a occupare abitazioni private, riducendo la disponibilità di alloggi per i residenti algheresi e contribuendo all’aumento dei canoni di locazione. Ersu? Assente. Progetti integrati tra istituti scolastici e università? Nessuno”, afferma il comunicato.

E mentre gli studenti faticano a trovare un alloggio, gli edifici storici concessi all’Università di Sassari mostrano i segni dell’abbandono. “L’accordo del 2013 prevedeva a carico dell’Università la manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili concessi. Oggi, dopo dodici anni, le facciate sono degradate, gli intonaci cadenti e l’intero patrimonio storico versa in condizioni critiche”, denuncia il PSd’Az.

Il Partito Sardo d’Azione non si limita alla critica, ma avanza richieste precise. “Chiediamo al Sindaco di intervenire immediatamente, facendo valere gli obblighi sottoscritti nell’Accordo Quadro del 2013 e di attivarsi per la realizzazione di una ‘Casa dello Studente’ che possa funzionare anche da convitto, magari pure per gli studenti fuori sede degli istituti superiori.”

La sezione “Tore Pintus” del PSd’Az ha inoltre chiesto al consigliere comunale Christian Mulas di presentare un’interrogazione in Consiglio Comunale per ottenere dall’Amministrazione impegni concreti. “La città ha diritto alla tutela del proprio patrimonio e a una visione che guardi al futuro e non, ancora, al passato”, conclude il comunicato firmato dal consigliere comunale Christian Mulas e dal segretario cittadino Giuliano Tavera.

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