Alghero, Masala e Cocco (FdI) sulla sanità: "Regione sorda alle difficoltà del Pronto Soccorso"

Sale la tensione politica ad Alghero sulla grave situazione del Pronto Soccorso dell'Ospedale Civile. Dopo settimane di allarmi lanciati da consiglieri comunali e regionali, arriva il duro affondo della consigliera regionale di Fratelli d'Italia Francesca Masala e del capogruppo consiliare algherese Alessandro Cocco.

«Siamo alle porte della stagione estiva, quando la popolazione di Alghero e dell’intero comprensorio aumenta in maniera esponenziale, ma ci troviamo con un Pronto Soccorso in una situazione gravissima, con turni scoperti, personale ridotto all’osso e l’incubo concreto di operatori esausti, costretti a proseguire il lavoro coprendo il turno successivo o con personale preso in prestito da altre strutture», denunciano Masala e Cocco in una nota.

I due esponenti di Fratelli d'Italia accusano la Regione di aver sottovalutato l'emergenza: «Non siamo di fronte a un imprevisto, ma a una crisi annunciata, che si sarebbe potuta evitare se solo la Regione Sardegna avesse ascoltato le richieste e gli allarmi lanciati in questi mesi».

Nel comunicato si ripercorrono anche gli sviluppi amministrativi che hanno aggravato la situazione: «La Asl 1 di Sassari, nel puntuale rispetto delle disposizioni, ha approvato con deliberazione del Direttore Generale il bilancio di previsione 2025-2027, prendendo atto del Piano Triennale del Fabbisogno del Personale, predisposto secondo le indicazioni ben note alla RAS. La Regione, con successiva nota del 21/02/2025, ha poi rettificato il budget di spesa per il personale, creando così uno squilibrio e una conseguente perdita d’esercizio di oltre 20.000.000,00 di euro».

Per Masala e Cocco è «inaccettabile che, in una città turistica come la nostra, venga messa a rischio la continuità del servizio di emergenza-urgenza e di tutte le strutture ad esso collegate».

I consiglieri puntano il dito anche contro la recente riforma sanitaria regionale: «Mentre il personale sanitario affronta quotidianamente carichi insostenibili, la Regione ha perso un anno intero a rincorrere una finta riforma sanitaria: un’operazione che ha occupato, oltre a qualche poltrona, tempo e risorse, senza produrre alcun beneficio concreto per ospedali, territori e cittadini».

A completare il quadro delle critiche, il riferimento al "caos" delle nomine: «Nel frattempo, intere comunità restano senza risposte; nel contempo, dai giornali si apprende la notizia del rimpasto nella nomina dei Direttori Generali delle Asl sarde, quando mancano soltanto venti mesi alla scadenza naturale (01/01/2027) di tutti i contratti in essere dei Direttori delle Aziende Sanitarie sarde».

La richiesta di intervento immediato è netta: «Chiediamo con forza che l’assessore Bartolazzi intervenga immediatamente, con soluzioni concrete e non con le solite rassicurazioni di facciata. Occorrono rinforzi di personale, anche attraverso contratti a gettone, e serve un piano straordinario per garantire l’apertura del Pronto Soccorso h24, oggi e per tutta l’estate».

Masala e Cocco concludono il loro intervento sottolineando: «Non permetteremo che l’ennesimo disinteresse della Regione Sardegna si traduca in un danno irreversibile per la nostra comunità. Non c’è più tempo: o si interviene ora, o sarà troppo tardi».

Politica

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