Il governo Draghi - nel quale la presidente della Regione Alessandra Todde era sottosegretario - emana un decreto liberticida a causa del quale il territorio sardo verrà devastato da mille nuove pale eoliche e centomila ettari di ottima terra agricola trasformata in un mare di pannelli fotovoltaici altamente inquinanti e non smaltibili. Il tutto per produrre non energia gratis per la Sardegna ma enormi profitti per poche multinazionali.
Draghi - definito da Francesco Cossiga "un vile affarista" - è lo stesso Draghi che ha benedetto la guerra in Ucraina, giusto per ricordare, mettendo a scegliere gli italiani fra la guerra o il condizionatore.
In Sardegna vennero raccolte 220.000 firme per una legge di iniziativa popolare tesa a bloccare l'assalto speculativo ma la presidente Todde bellamente se ne fregò scrivendo una legge che fu cassata dalla Corte costituzionale.
Poichè l'autonomia regionale è ormai solo una parola inutile e la Todde non riesce a fare un tubo - lo fece ai tempi del governo Draghi tacendo sul decreto liberticida - 300 sindaci sardi hanno deciso di rivolgersi a Giorgia Meloni chiedendole di modificare il decreto Draghi con procedura d'urgenza in modo da poter salvare il nostro territorio.
Giorgia Meloni ascolterà l'appello o anche lei è complice dei "vili affaristi"?