Domani mattina si riunisce il Direttivo del Centro Studi Agricoli – Sindacato Agricolo Sardo. Sul tavolo ci sono i problemi che da mesi tengono col fiato corto gli agricoltori.
Si parlerà degli anticipi PAC 2025, degli abbattimenti dei capi colpiti da dermatite nodulare, dei ritardi negli indennizzi per la Blu Tongue 2024. In agenda anche la proposta del CSA per riorganizzare Argea e Laore e la presentazione di un Piano Agricolo Decennale 2026–2036 per agricoltura e allevamento.
Non solo carte e progetti. “Ampio spazio sarà inoltre dedicato alle iniziative di mobilitazione a difesa degli agricoltori e allevatori, con particolare riferimento alla manifestazione in programma mercoledì 10 settembre alle ore 10:30 a Sassari, davanti alla sede del Consorzio di Bonifica della Nurra, per denunciare i gravi ritardi nell’erogazione degli indennizzi per la siccità” si legge nella nota del Centro Studi Agricoli.
Il messaggio è chiaro: la pazienza è finita. “Il Centro Studi Agricoli ribadisce il proprio impegno a sostegno del comparto primario, alternando proposte concrete e azioni di protesta pubblica, affinché la politica regionale e nazionale dia finalmente risposte tempestive ed efficaci al mondo agricolo e zootecnico della Sardegna”.
Gli agricoltori, insomma, non aspettano più promesse. Questa volta vogliono fatti, e subito.