Un viaggio per immagini che attraversa l’Italia da nord a sud, toccando le pieghe nascoste del paesaggio e della memoria. Il 6 giugno 2025, il circolo Arci Micromeria di Alghero ospita l’approdo sardo di “I-Tália”, nuovo progetto fotografico del collettivo CESURA, fondato nel 2008 dal reporter di fama internazionale Alex Majoli, premiato con il World Press Photo Award e membro dell’agenzia Magnum.
Dopo le tappe in Friuli Venezia Giulia e Calabria, “I-Tália” giunge in Sardegna per chiudere una residenza artistica durata 14 giorni. A raccontare l’isola, con il proprio sguardo, saranno i fotografi Arianna Arcara, Giorgio Salimeni, Maria Elisa Ferraris e Pablo Riccomi, protagonisti di un percorso che ha intrecciato dialoghi con le comunità locali, esplorazioni del paesaggio e riflessioni sul rapporto tra tradizione e contemporaneità.
L’evento al Micromeria, presidio culturale attivo e indipendente del territorio algherese, inizierà alle 15:00 con un laboratorio aperto ai partecipanti per valorizzare la memoria orale, incrociando immagini, ricordi e tecniche di stampa tradizionale. Ogni partecipante potrà costruire una cartolina unica, nata dall’incontro tra parole e fotografia. A seguire, alle 18:30, è previsto un talk con i fotografi, che presenteranno il lavoro svolto in Sardegna, e infine una proiezione delle immagini realizzate durante la residenza. La serata si concluderà con una cena sociale.
Attraverso sguardi diversi, i quattro autori hanno raccontato l’isola con un taglio personale ma profondamente radicato. «Al centro della mia riflessione c’è la figura archetipica della Grande Madre Sarda, e il rapporto tra le nuove generazioni e il territorio», spiega Arianna Arcara. Per Giorgio Salimeni, invece, la fotografia è diventata esplorazione della «cultura equestre sarda, una tradizione radicata e profonda che il popolo ha saputo custodire nel tempo». Maria Elisa Ferraris ha indagato invece il legame spirituale con gli elementi: «Ho osservato l’acqua e la pietra come luoghi di fede e memoria, e i loro legami con il presente». Infine Pablo Riccomi si è concentrato sulla trasformazione del paesaggio: «Il territorio ci interroga oggi sul rapporto tra gli abitati e la terra che li ospita, tra memoria, scelte imposte e sostenibilità».
Il progetto, sostenuto da Strategia Fotografia 2024 e promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, è realizzato in collaborazione con il MUFOCO – Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo, dove 80 opere fotografiche entreranno nella collezione pubblica al termine del percorso.
“I-Tália” rientra nel più ampio format Photobuster, ideato da CESURA sotto la direzione artistica di Majoli: una sorta di jam session fotografica, dove diversi autori, in tempi brevi, realizzano progetti individuali che compongono un racconto corale e autentico del luogo. «Arriviamo in una nuova città, lavoriamo due settimane, poi mettiamo su una mostra», spiega Majoli. «La cultura crea la politica, non il contrario, e il ruolo degli artisti è anche questo: osservare e restituire il mondo per quello che è».
L’evento al Micromeria, riservato ai soci Arci, si inserisce in una lunga scia di esperienze artistiche e sociali che mirano a fare dell’arte fotografica uno strumento di conoscenza, partecipazione e trasformazione. In un’isola che conserva paesaggi, riti e contraddizioni, lo sguardo dei fotografi CESURA restituisce la Sardegna com’è davvero, fuori dai cliché e dentro la sua verità più profonda.