In due giorni, sabato 23 e domenica 24 agosto, sono arrivate oltre 6.500 firme. Non per un referendum o una battaglia politica, ma per il Canile Primavera. I volontari hanno piazzato i banchetti in città e la risposta è stata un’ondata di firme: famiglie, giovani, anziani, algheresi e turisti. Tutti con una penna in mano per chiedere al Comune di acquistare Pala Pilastru, sede della struttura.
Le richieste sono chiare: niente trasferimenti traumatici per gli animali, continuità nelle cure, un punto fermo per il randagismo, progetti di adozione ed educazione. E, alla lunga, anche un risparmio per le casse comunali. In alternativa, costi maggiori per spostare i cani chissà dove.
La mobilitazione non si ferma: la petizione continua su change.org. Intanto il Comune ha preso tempo. L’amministrazione ha riconosciuto il valore sociale e sanitario del canile e promesso verifiche tecniche per valutare l’acquisto. Tradotto: si vedrà se i soldi ci sono.
I volontari incassano con cautela: “Un passo avanti”, dicono. Ma il senso è che la comunità ha già parlato, forte e chiaro. Ora la palla passa a Porta Terra. Vedremo se alle firme seguiranno i fatti o se, come spesso accade, i cani resteranno più fedeli degli uomini.