Sei animali da compagnia uccisi e altri tre salvati per un soffio. È il bilancio di una serie di episodi di avvelenamento registrati nelle ultime settimane nel Parco comunale Selene, area frequentata da cittadini e turisti per trekking, picnic e visite al sito archeologico.
Il Nucleo Cinofilo Antiveleno del Corpo forestale è intervenuto per bonificare la zona, dopo che la Asl e i veterinari locali hanno certificato i casi: tre cani e tre gatti morti, altri tre cani salvati in extremis. «Un fenomeno seriale che preoccupa tutta la comunità», spiegano dal Comune.
La Procura di Lanusei è stata informata e riceverà a breve un’informativa dettagliata. I tessuti degli animali deceduti sono stati inviati all’Istituto Zooprofilattico di Sassari per individuare le sostanze usate nelle esche. Intanto il Corpo forestale invita alla massima prudenza: portare i cani al guinzaglio e vigilare, perché non si esclude la presenza di altri bocconi avvelenati.
A supporto delle ricerche è stato impiegato anche un cane molecolare dell’Università di Sassari. L’indagine è in corso e il timore è che il gesto possa ripetersi.
Un atto criminale che ha trasformato un parco pubblico in una trappola per animali e messo in allarme un’intera comunità.