Beffa atroce per l’Italia di Soncin agli europei femminili di calcio. L’Inghilterra la elimina a due minuti dalla fine dei tempi supplementari

Il sogno è evaporato ancora una volta sotto gli occhi di Sarina Wiegman, la ct che con l’Olanda aveva interrotto la corsa delle azzurre ai quarti di finale del Mondiale 2019 e ora le estromette da un Europeo che stava per diventare fatato. E mentre in Francia la sconfitta con le Oranje era stata netta con le inglesi finisce nel più crudele dei modi, al penultimo dei sette minuti di recupero concessi dalla croata Martincic in fondo a una partita diventata col passare del tempo tesa e spigolosa. Wiegman è conosciuta come una stratega e diciamo che dalle sostituzioni in extremis ha ottenuto più di Soncin, che già a metà del secondo tempo aveva dovuto fare a meno di Cristiana Girelli, uscita per infortunio muscolare. Era stata Barbara Bonansea a portare in vantaggio l’Italia poco dopo, che ha accarezzato il sogno della finale fino a quando, al minuto 51 del secondo tempo, un rimpallo ha premiato la pressione furibonda delle inglesi. La firma è di Agyemang, rimasta in panchina fino al 40’. Beffa nella beffa, il pareggio arriva dopo un’occasione d’oro per il 2-0 fallita da Severini sola davanti alla porta di Hampton. La Nazionale delle ragazze si ferma qui, ma dopo una partita del genere non è banale dire che lo fa a testa altissima e anche con parecchia sfortuna, visto che subisce il pareggio a partita quasi finita e cede quando anche i supplementari se ne stanno andando. Per di più, il colpo di grazia arriva con un rigore molto discutibile. E in campo si vedono solo lacrime: arriva una notte senza balli, e solo per via di una manciata di minuti. Soncin sorprende ancora, con un sistema analogo a quello usato contro la Spagna: 3-4-3 in fase di non possesso palla, 5-3-2 con Girelli e Cantore a pungere le campionesse d’Europa. Ma è l’Inghilterra a pungere già dai primi minuti, con le azzurre però sempre concentrate. Bonansea è in serata e prova spesso con successo a lanciare Cantore. Giuliani trema al 20’, quando Russo sbaglia un gol fatto tirando a lato della sua porta, poi è l’Italia a passare in vantaggio al 33’ con Bonansea: uno-due sulla destra tra Cantore e Caruso, grande cross di Cantore e Bonansea è lì in agguato per portare l’Italia avanti con un sinistro strepitoso. Un gol pesantissimo, ma l’Inghilterra non si abbatte e come potrebbe, dopo la rimonta riuscita contro la Svezia? L’occasione buona per il pareggio arriva pochi minuti dopo: James di potenza scaglia un gran destro, ma Giuliani si allunga come un elastico e salva la sua porta. La partita resta vivace, le inglesi continuano ad attaccare, l’Italia si ripresenta spesso in avanti. Nel secondo tempo, l’Inghilterra preme e lascia tanti spazi: l’Italia ne approfitta, ma non trova il raddoppio. A metà del secondo tempo l’Italia perde Girelli: gli assetti cambiano, soprattutto quando Soncin richiama in panchina Cantore e Bonansea. È un’Italia generosa quella che tiene a bada un’Inghilterra sciupona, ma non è in grado di sfruttare le rare occasioni che capitano con avversarie che a caccia del pareggio lasciano praterie. Brava a costruire ma anche cinica nel primo tempo andando in vantaggio con il primo tiro in porta, l’Italia fatica a contenere la rabbia inglese. Si difende disperatamente, ma è disperata e nervosa anche l’Inghilterra, forte però a quel punto di un contenuto di esperienza superiore. Nei tempi supplementari la partita si sgrana ancora di più: Greggi porta un po’ di energia, Piemonte un po’ di fisicità, ma il tocco magico delle veterane e di Cantore non c’è più e allora è Caruso, con anche Giugliano richiamata in panchina, a cercare di organizzare la manovra. Il primo tempo supplementare regala emozioni casuali, nel secondo Agyemang colpisce la traversa ma l’Italia resta in piedi, fino a quando Martincic concede un rigore all’Inghilterra per fallo di Severini. E’ un rigore che non c’è e questo aggiunge sale sulle ferite. Anche perché sul dischetto va Kelly, Giuliani para ma sulla respinta l’inglese è più svelta di tutti. E’ Il minuto 119 e il sogno è davvero finito. Così fa male. “Solo applausi per le azzurre, in tutto il torneo sono state straordinarie. Ma questo è solo l’inizio, anche grazie al lavoro di Soncin questo gruppo regalerà agli italiani tante altre emozioni”. Belle parole, magari col passare delle ore porteranno consolazione. Ma ora ci sono solo ragazze orgogliose che piangono.

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