Alghero: Ospedale a Mamuntanas, quando la politica travalica la realtà

  La conclusione della Legislatura regionale, marcata Solinas, ha regalato al fotofinish una serie di provvedimenti ancora non tutti conosciuti ai più. In questo turbinio amministrativo anche Alghero è stata coinvolta e in un tema delicato come la sanità. Stante l’esigenza di visibilità elettorale o di assicurare determinati bacini di consenso, ecco che dal cilindro di una Giunta morente, usciva fuori una specifica determina volta a stabilire a Mamunatanas la collocazione di un nuovo ospedale che superasse i presidii esistenti in città. 

  Tutto questo lascerebbe perplessi considerando la collocazione, le vie di comunicazione e di collegamento difficoltose, l’assenza di aree urbane limitrofe al costituendo nosocomio, ma nella conclusione di un’esperienza politica segnata dalla facilità all’annuncio e al poco lungimirante amministrare, niente deve stupire. Questa scelta piombata dall’alto, rappresenta per Alghero l’ennesimo schiaffo ricevuto in tema di sanità, usata per troppo tempo come un feticcio ad uso e consumo propagandistico. Per il nuovo ospedale l’unica scelta che aveva una ragione d’essere era quella tracciata dall’allora Giunta Comunale Tedde che con il Consiglio Comunale aveva fatto in modo di apportare specifiche modifiche urbanistiche nell’area limitrofa alla all’ospedale Civile, che avrebbe dovuto costituire quella designata per l’edificazione di un presidio ospedaliero che riorganizzasse quelli esistenti. 

  Ancora oggi, a modesto avviso, essa rappresenta ancora l’unica soluzione possibile. Qualsiasi ospedale pubblico non può essere collocato in mezzo al nulla, ma necessita dei servizi di supporto, specie per le esigenze dell’utenza, che solo l’area urbana può dare. Partendo dal caso in questione resta da fare una seria riflessione su un certo modo di far politica che piega e distorce la realtà, proiettandola in un universo parallelo fatto di mirabolanti promesse. Se in questi 5 anni ad Alghero non siano state avallate scelte più scellerate lo si deve a qualche forza politica che dinnanzi ad esse ha opposto il buonsenso. La nostra Città non può essere ostaggio di questo tipo di politica cialtronesca, che solo qualche decennio fa era impensabile si potesse avere. Alghero deve trovare la forza di costituire un nuovo progetto politico che, senza gettare alle ortiche le pregresse esperienze, sia in grafo di ridare fiducia ad un territorio smarrito. 

  Il lavoro da fare è tanto in tema di occupazione, perdita di popolazione giovane, problematiche di collegamenti aerei e ripristino della legalità (considerando l’ultimo episodio incendiario). Pertanto le prossime elezioni amministrative non possono rivedere in scena il solito copione, ma devono essere fucina di persone che sappiano amministrare un bene inestimabile come la Casa degli algheresi. Non spendo tempo nel parlare della Giunta uscente, che salvo alcune personalità, ha dimostrato molto poco sul piano pratico, ma certo è che altri 5 anni di nulla non possiamo tollerarli. Appellandomi a chi seriamente tiene al bene della Città, chiedo che condivida la necessità di riportare la politica locale alla serietà, che passa anche dall’autocritica e da porre fine alla mera logica del muro contro muro, che ultimamente non porta bene manco in termini elettorali. Un amministratore locale o comunque politico con ruoli istituzionali deve mantenere un dialogo con il territorio, senza avvertire le critiche come un mero fastidio. Gli infallibili, conti alla mano, non esistono.

  Dott. GIOVANNI BALDASSARRE SPANO, GRUPPO PODER POPULAR PER ALGHERO

Opinione

Le ombre dimenticate: il paradosso della Sardegna e il silenzio sulle guerre del mondo
  Le notizie da Gaza dominano le prime pagine dei giornali e i dibattiti pubblici, monopolizzando l'attenzione e l'indignazione globale. È giusto e necessario che ci si preoccupi per una crisi umanitaria di tale portata. Tuttavia, questo focus quasi esclusivo solleva un interrogativo scomodo e fondamentale: perché il mondo sembra ignorare altr...

Nuoro, il cancro delle bugie: "Così ci lasciano morire"
?Le menzogne uccidono, la burocrazia è un cancro che si annida nella politica sarda. Questo è il grido di dolore di un paziente oncologico di Nuoro che ha voluto denunciare la situazione disperata in cui versa il reparto di oncologia dell'ospedale San Francesco. La sua testimonianza è un atto d'accusa contro una sanità che, anziché curare, sembra a...

La psicosi non è un crimine: restituire dignità e diritti ai malati mentali
?In un'epoca in cui il dibattito pubblico è spesso dominato dalla paura e dalla retorica della sicurezza, la questione dei diritti delle persone affette da disturbi mentali rischia di scivolare nell'ombra. Il clima di tensione sociale, esacerbato da una cronaca che amplifica i casi di violenza, ha portato a una pericolosa regressione culturale: que...

Un milione e seicentomila euro nel nulla: La vergogna degli sprechi pubblici a Cagliari
La Sardegna, con le sue inestimabili bellezze naturali, assiste impotente allo scempio dei fondi pubblici, sprecati in opere inutili e prive di visione. L'esempio più recente è un presunto "parco" che, lungi dall'essere un'attrattiva turistica o un luogo di fruizione per i cittadini, si è rivelato un anonimo approdo per piccole imbarcazioni da dipo...

Nucleare pulito in Sardegna? No grazie
Quanto dichiarato dalla nostra governatrice Todde a proposito di nucleare pulito, la dice lunga su cosa stia per catapultarsi in Sardegna. La protesta popolare, più che la politica, sta rallentando, e talvolta impedendo, che la nostra isola si trasformi in un bosco di pale eoliche, alberi di oltre 30 metri che crescono anche nell’acqua salata del m...

Il Nucleare in Sardegna: Un'Ombra sul Futuro?
La Sardegna, con la sua storia millenaria, le sue bellezze naturali e una cultura radicata, non può e non deve essere ancora una volta terreno di sperimentazione per scelte energetiche imposte dall'alto. L'idea di reintrodurre il nucleare nell'isola, per quanto venga presentata come "pulita" o "opportunità", solleva interrogativi profondi e inaccet...

Sardegna: Bellezza svenduta, sardi esclusi
La Sardegna, terra di straordinaria bellezza e cultura millenaria, si trova oggi a un bivio cruciale. Le voci che si levano dall'isola dipingono un quadro preoccupante, dove interessi economici esterni sembrano prevalere sul benessere dei sardi e sulla tutela del territorio. Investimenti milionari, spesso opachi e senza un adeguato controllo, stann...