La Barbagia si ribella: “Non descrivete il problema, risolvetelo”

In Barbagia la protesta non si è spenta. Semmai si è irrigidita, come il gelo che in questi giorni imbianca le strade tra Aritzo e Gadoni. Il gruppo civico Allerta in Barbagia, guidato da Pina Cui, ha ricevuto le risposte del Ministero della Salute, della Regione Sardegna e dell’ASL di Nuoro. E la reazione è stata immediata: «Abbiamo letto con attenzione la vostra risposta. E ci avete spiegato ciò che già sappiamo».

La lettera, inviata alle istituzioni nazionali e regionali, è un atto d’accusa che non concede sconti. «La Guardia Medica di Aritzo è spesso chiusa. Non per scelta, ma perché non ci sono medici», scrive Cui. La ASL di Nuoro, nella sua relazione al Ministero, ha confermato la difficoltà nel garantire la continuità del servizio, aggravata dalle dimissioni dell’unico medico incaricato e dai continui tentativi — falliti — di sostituirlo.

Il problema, però, non finisce lì. «Il 118 arriva spesso senza medico a bordo. Non è un’eccezione: è una prassi», denuncia il gruppo. E su questo punto, sottolineano, «non vi siete nemmeno disturbati a rispondere». Anche l’elisoccorso non fa una figura migliore: «Non vola di notte né con maltempo. Come se le urgenze si fermassero al tramonto». Chi conosce l’altopiano del Gennargentu sa che bastano due dita di neve per isolare interi paesi. E qui arriva il colpo finale: «Le ambulanze non sono 4x4. Con la neve, come dovrebbero viaggiare? Con le catene della speranza?».

Di fronte a queste critiche, le istituzioni hanno risposto. Il Ministero ha trasmesso la segnalazione alla Regione chiedendo verifiche. L’Assessorato alla Sanità ha inoltrato la relazione dell’ASL e dichiarato disponibilità a fornire ulteriori chiarimenti. Ma per il comitato questo non basta. «Non siamo interessati a risposte che descrivono il problema. Siamo interessati a soluzioni».

La polemica tocca un nervo scoperto. La Barbagia è classificata come zona disagiata e soffre una cronica carenza di medici, aggravata dalla fuga del personale verso sedi più appetibili. Cui non le manda a dire: «Il territorio non è appetibile? Non è colpa dei cittadini. È responsabilità della politica che lo ha reso tale. Se volete attrarre medici, dovete incentivarli».

Arriva poi la frase più dura, quella che nessun comunicato istituzionale potrebbe permettersi: «Invece di pensare ai vostri stipendi, aumentate la dignità dei servizi. Qui, in Barbagia, non si vive, non si guarisce, e spesso non si riesce nemmeno a morire con dignità».

Parole pesanti, certo. Ma figlie di un disagio reale, ripetuto negli anni, e ormai incancrenito. La fiaccolata di Aritzo, pochi giorni fa, ha mostrato che la pazienza dei cittadini è finita. La montagna non chiede privilegi. Chiede che un medico risponda quando serve. Chiede che un’ambulanza arrivi anche quando nevica. Chiede che un urgenza non si fermi «al tramonto».

La lettera si chiude così: «La Barbagia non è invisibile. E non resterà in silenzio». E c’è da crederle.

Attualità

Il peso dell’età sul voto: l’Italia che non vota perché non può
Per decenni l’Italia è stata un Paese dove si votava quasi per dovere biologico. Dal 1948 al 1976 le urne registravano affluenze da repubblica modello: tra il 92 e il 94 per cento dei cittadini. Un plebiscito stabile, continuo, quasi naturale. Poi qualcosa si è incrinato. Prima lentamente, fino al 2008, quando si ...

L'Osservatorio di Guerrini: Poltrone
Cagliari. Poltrone. Doveva andarsene. E oggi ha lasciato. Gianfranco Satta, ormai ex assessore regionale all'Agricoltura. I suoi ex amici di Partito, i Progressisti, da alcuni mesi gli avevano dato lo sfratto. Avevano rotto sul piano politico, ma anche personale. Alla base della discordia, però, credo di poter dire, solo una differente visione del...

L'osservatorio di Guerrini: Il "problema" della giunta Todde
Cagliari. Il "problema". Della Giunta regionale della Sardegna. È l'alleanza con il Pd. Che non è sostanzialmente mai nata nel Campo Largo. Il Pd non sopporta di essere la stampella di Alessandra Todde, visto che il suo peso elettorale è 4 volte quello dei 5 Stelle. Mentre la Governatrice va avanti, decidendo come se quella forza politica dei demo...

L'osservatorio di Guerrini: Il diritto alla salute
Il diritto alla salute. È la necessità primaria della persona. Questo diritto in Sardegna, ancor più che altrove, è negato ad una fascia enorme di popolazione. È una emergenza nazionale. Ma in una Regione tra le più depresse d'Europa diventa una realtà drammatica e inaccettabile. Anche oggi, come tutti i giorni, i segnali dello sfascio del sistema...

L'osservatorio di Guerrini: La vergogna delle poltrone.
Regione Sardegna. La vergogna delle poltrone. I posti nell'apparato regionale non bastano mai. Adesso si litiga pure sui fondi per le consulenze. L'ultima bega riguarda i soldi a disposizione per i Gruppi politici Regionali, che verrebbero tagliati a favore della Giunta. Uno scontro istituzionale indecoroso sulla torta da dividere. Si chiedono, d...

L'osservatorio di Guerrini: Se la politica è assente ingiustificata
Se la politica è assente. Ingiustificata. Mentre la Sardegna è gravata dal colonialismo romano e da quello di Bruxelles. Lo Statuto Sardo, che ha rango costituzionale, subisce continue prevaricazioni. E, comunque, appare ampiamente superato per poter reggere alla sfida con il centralismo assolutista del Governo e della UE. In Commissione Statuto ...

L'osservatorio di Guerrini: La violenza sulle donne
La violenza sulle donne. È molto diffusa. Si esplica in mille modi, oltre che con i terribili femminicidi e gli stupri. È la società di oggi. In cui ha perso forza il valore della famiglia. La donna non è più come un tempo. Quando per l'uomo era per sempre. Perché c'era il cardine della famiglia. Oggi c'è la compagna, con la sua provvisorietà'. E i...