Regione Sardegna. La vergogna delle poltrone. I posti nell'apparato regionale non bastano mai. Adesso si litiga pure sui fondi per le consulenze. L'ultima bega riguarda i soldi a disposizione per i Gruppi politici Regionali, che verrebbero tagliati a favore della Giunta. Uno scontro istituzionale indecoroso sulla torta da dividere. Si chiedono, da una parte e dall'altra, più soldi per portaborse. È una immagine di voluttà indecente dei fondi pubblici. Non a caso proprio la gestione dei finanziamenti per l'operatività dei Gruppi consiliari negli anni passati ha fatto scattare le inchieste sul magna magna e sugli sprechi delle risorse pubbliche. Decine e decine di consiglieri regionali sono finiti nel mirino per spese che nulla avevano a vedere con i dettati istituzionali. C'era pure chi si pagava le spese per il matrimonio. Infinita la lista dei condannati. Moltissimi salvati dalla Santa Prescrizione. Per questo rimasti alla grande a guidare il gioco politico. Se facessi i nomi mi crocifiggerebbero più di quanto non abbiano già fatto. Ma questa è la politica sarda. Che accetta tutto. E tutto consente. Pure che Roma decida di assegnare posti di grande potere istituzionale a manager calabresi che - stando a quanto scritto da giornali nazionali - odorano di contiguità mafiosa. Nel silenzio della stampa di regime. Che anzi celebra la scelta. Mario Guerrini.