Una buona notizia al giorno: il carburante della tua mente, secondo la scienza

  Immaginate di svegliarvi al mattino, accendere la radio o sfogliare un giornale, e trovare, tra le righe, una storia che vi scalda il cuore: un progresso scientifico, un gesto di solidarietà, una piccola vittoria dell’umanità. Che effetto avrebbe sul vostro umore, sulla vostra giornata? La risposta non è solo intuitiva, ma trova solide basi nella scienza. Le buone notizie, come un alimento prezioso per la mente, non sono un lusso, ma un ingrediente essenziale per il nostro benessere psicofisico. E oggi, in un mondo che sembra nutrirsi di allarmi e catastrofi, questo bisogno è più urgente che mai. L’idea che la felicità sia il fine ultimo dell’uomo non è nuova. Già i filosofi greci, da Aristotele in poi, la ponevano al centro dell’esistenza, come una condizione di equilibrio tra corpo e anima, un traguardo che si raggiunge coltivando relazioni, talenti e aspirazioni. Ma la felicità non è solo un punto d’arrivo: è anche una forza motrice, un punto di partenza che ci spinge a progettare il futuro con fiducia. 

  In questo contesto, le buone notizie giocano un ruolo cruciale. Non sono solo un momento di sollievo: sono un carburante che alimenta l’ottimismo e la capacità di affrontare le sfide. A confermarlo arrivano studi recenti. Una ricerca condotta dall’Università della California ha dimostrato che l’esposizione a notizie positive riduce lo stress, stimola una visione costruttiva della realtà e ha effetti benefici persino sulla salute fisica. Un altro lavoro, questa volta dell’Università di Londra, ha messo in luce come uno stato d’animo positivo, innescato anche da una semplice buona notizia, abbassi i livelli di cortisolo – l’ormone dello stress – e riduca il rischio di infiammazioni croniche. In parole povere, una buona notizia non è solo un balsamo per l’anima, ma un toccasana per il corpo. Perché, allora, siamo così spesso sommersi da titoli catastrofici? La risposta sta nel funzionamento del nostro cervello, programmato per prestare attenzione alle minacce. È un retaggio evolutivo: un tempo, sapere di un pericolo poteva salvarci la vita. Ma oggi, in un’epoca in cui le informazioni ci raggiungono senza sosta, questo meccanismo può intrappolarci in una spirale di ansia e pessimismo. Le buone notizie, al contrario, ci aiutano a rompere questo circolo vizioso. Ci ricordano che il mondo non è solo un luogo di crisi, ma anche di soluzioni, di creatività, di speranza. Come afferma Carlotta Mantovani su BuoneNotizie.it, le storie positive offrono “uno sguardo alternativo e ampio sul mondo”, mostrando ciò che funziona, ispirando e coltivando il benessere. Pensate a un esempio concreto: la notizia di una comunità che si mobilita per aiutare una famiglia in difficoltà, o di un’innovazione che rende il pianeta più sostenibile. 

  Queste storie non solo ci fanno sorridere, ma ci spingono a credere che i problemi abbiano soluzioni, che il futuro possa essere plasmato. Non si tratta di ignorare le difficoltà, ma di bilanciare la nostra “dieta mediatica” con una dose quotidiana di positività, proprio come si fa con un’alimentazione sana. E allora, come integrare questa abitudine nella nostra vita? Non è necessario stravolgere le proprie giornate. Basta scegliere, ogni tanto, di cercare una buona notizia: un articolo che racconti un progresso, un gesto di altruismo, una scoperta. Oppure, come suggerisce BuoneNotizie.it, affidarsi a chi fa delle storie positive la propria missione, offrendo un contrappunto al frastuono delle cattive notizie. È un piccolo gesto, ma con un impatto profondo: una mente più serena, un corpo meno stressato, una visione del mondo più aperta. In fondo, come ci insegnano le leggi della natura, ogni sistema tende all’equilibrio. E in un’epoca in cui le cattive notizie sembrano dominare, una buona notizia al giorno è il nostro modo di ristabilire l’armonia. Provateci: potrebbe essere la scoperta più sorprendente della vostra giornata.

Attualità

L'osservatorio di Guerrini: La colonia Sardegna
La colonia Sardegna. Usata dal Governo di Roma per riempirci di servitù militari che oltraggiano i nostri territori, i nostri mari, il nostro cielo. Sono addirittura 2/3 del quadro nazionale. Usata dagli speculatori industriali per succhiare vagonate di contributi pubblici, creando le famose cattedrali nel deserto. Con tanto di desolanti contamina...

L'osservatorio di Guerrini: l'ultimo scontro tra medici e l'assessore alla sanità
L'ultimo scontro (durissimo) tra i medici e l'assessore alla Sanità, Armando Bartolazzi. A sollevarsi contro l'uomo che guida il sistema salute sono i direttori dei Pronto Soccorso della Sardegna. Ne dà notizia il quotidiano sassarese La Nuova Sardegna. Al centro del nuovo contrasto ci sono le dichiarazioni di Bartolazzi in merito alla vicenda de...

L'osservatorio di Guerrini: Solidarietà nel dolore
Solidarietà nel dolore. Con nuovi stimoli per aiutare ad affrontare la vita nelle traversie della malattia. È il senso dell'evento organizzato stamane a Cagliari nell'ospedale San Giovanni di Dio, nel cuore della città. Le pazienti hanno potuto esibirsi in coreografie e danze vestite con gli abiti della nota e apprezzata stilista cagliaritana, Viol...

L'osservatorio di Guerrini: Ma che politica è?
Cagliari. Ma che politica è? Il punto vitale, per i Partiti, sembra essere quello delle poltrone. Approvata la Finanziaria dalla Giunta regionale, i Progressisti ripropongono il caso dell'assessore all'Agricoltura, Satta, che ricusano a gran voce. Ma il problema vero è la Sanità. Bartolazzi è in discussione da quando è arrivato. Non si può andare a...

L'osservatorio di Guerrini: Poteva andare peggio
Poteva andare peggio. Molto peggio. All'assessore all'Industria della Sardegna, Emanuele Cani. Ha inciampato mentre scendeva le scale di un Ministero a Roma. È caduto pesantemente con il corpo in avanti ed ha sfondato una vetrata storica del futurista Mario Sironi. Fortuna ha voluto che i vetri non gli abbiano provocato danni e soprattutto che non ...

L'osservatorio di Guerrini: Il racconto domenicale dedicato a chi soffre
Il racconto domenicale. Dedicato a chi soffre. Per il terribile male che affligge la nostra società, il cancro. Ieri sera ho celebrato, credo con parole semplici, la sfilata di moda delle pazienti oncologiche all'antico ospedale San Giovanni di Dio di Cagliari. Una iniziativa che ha reso protagoniste queste donne che nel profondo del cuore vivono ...

L'osservatorio di Guerrini: Domenico Bagalà
Domenico Bagalà, nuovo Presidente della Autorità Portuale della Sardegna. Nomina firmata dal ministro Salvini. Bagalà è calabrese di Gioia Tauro. Da diversi anni inserito in varie realtà occupative al Porto Canale di Cagliari e al vicino Forte Village di Santa Margherita. Ieri ho parlato della sua nomina ricordando, peraltro, che in un articolo il...

L'osservatorio di Guerrini: L'informazione e il potere
L'informazione e il potere. In Sardegna. Sono legati a doppio filo. E questa connivenza, che diventa complicità, è il male oscuro che frena il progresso dell'Isola. Il potere politico assicura ai giornali fonti di finanziamento vitali, perché le copie cartacee dei quotidiani sono in calo pauroso e inarrestabile, mentre le vendite on line non risolv...

L'osservatorio di Guerrini: L'ultimo scandalo
Cagliari. L'ultimo scandalo. Ma solo l'ultimo in ordine di tempo. Lo ha accertato la Guardia di Finanza. Che stamane ha arrestato Giovanni Piero Sanna, ex direttore della Conservatoria delle Coste. Su di lui l'accusa di associazione a delinquere, peculato e tanto per aver sperperato oltre due milioni di euro di soldi pubblici. È venuta alla luce u...

L'osservatorio di Guerrini: Un'altra mina sulla sanità sarda
Cagliari. Un'altra mina sulla Sanità sarda. La fanno esplodere dieci direttori di Pronto Soccorso degli ospedali. Hanno scritto una lettera di autodifesa indirizzata all'assessore alla Sanità Bartolazzi e ai Commissari Straordinari delle Asl. Tutto prende il via dal caso della donna 82 enne ricoverata nella struttura d'urgenza del Sirai di Carbonia...