Un operaio stimato, un paese in lutto, una strada industriale che ancora una volta si trasforma in teatro di tragedia: la morte di Massimo Massa, 49 anni, ha scosso nel profondo la comunità di Sarroch e riacceso i riflettori sulla sicurezza a Macchiareddu.
Massimo Massa stava rientrando a casa dopo il turno di lavoro in un’azienda dell’area industriale di Macchiareddu quando, nella tarda serata del 27 novembre, ha perso il controllo dell’auto sulla strada consortile di Assemini. La vettura si è ribaltata più volte, finendo fuori strada, e le condizioni dell’operaio sono apparse subito gravissime ai primi automobilisti che si sono fermati per aiutarlo.
Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e personale del 118, che lo hanno estratto dall’abitacolo e trasferito d’urgenza all’ospedale Brotzu di Cagliari. Massa è stato ricoverato in Rianimazione con politraumi e lesioni interne molto estese, mentre la dinamica esatta del sinistro è stata affidata agli accertamenti delle forze dell’ordine.
Dopo il ricovero in condizioni disperate, Massimo Massa ha affrontato una lunga e difficile battaglia nel reparto di Rianimazione del Brotzu. Per otto giorni i medici hanno tentato ogni strada possibile per stabilizzarlo, mentre la famiglia seguiva con ansia l’evoluzione del quadro clinico.
Nella mattinata del 4 dicembre il cuore del 49enne ha smesso di battere, ponendo fine a un’agonia che aveva tenuto con il fiato sospeso parenti, amici e colleghi. La notizia del decesso si è diffusa rapidamente, trasformando la speranza in dolore e lasciando il paese di Sarroch immerso in un silenzio carico di incredulità.
Massimo Massa era conosciuto come un lavoratore instancabile, legato alle cose semplici e alla propria famiglia, alla quale dedicava il tempo libero dopo le giornate in fabbrica. A Sarroch in molti lo ricordano per il carattere tranquillo e disponibile, il sorriso discreto e la capacità di costruire relazioni sincere nel quotidiano.
Lascia la compagna e i genitori, oltre a fratelli e sorelle che in questi giorni stanno ricevendo l’abbraccio di un’intera comunità. Il lutto colpisce non solo la cerchia familiare, ma anche il mondo del lavoro locale, che perde un operaio esperto e stimato dai colleghi.
Il Comune di Sarroch si stringe attorno alla famiglia di Massa, con messaggi di cordoglio che arrivano dalle istituzioni, dalle associazioni e dai semplici cittadini. In paese la tragedia riporta in primo piano il tema della sicurezza sulle strade percorse ogni giorno da centinaia di lavoratori diretti verso le aree industriali.
Sulla dinamica esatta dell’incidente restano ancora in corso le verifiche per chiarire le cause dello sbandamento e del ribaltamento dell’auto. Nel frattempo, il nome di Massimo Massa entra purtroppo nell’elenco delle vittime della strada in un territorio che continua a fare i conti con incidenti troppo spesso fatali.
La morte di Massa rilancia con forza l’urgenza di investire in prevenzione, manutenzione e controlli sulle principali arterie che collegano i paesi del Cagliaritano alle zone industriali. Illuminazione adeguata, segnaletica chiara, limiti di velocità rispettati e condizioni ottimali dell’asfalto sono elementi che possono fare la differenza, soprattutto nelle ore di cambio turno.
Per Sarroch, il modo più autentico di rendere omaggio a Massimo è trasformare il dolore in impegno, affinché il suo sacrificio non resti solo una pagina di cronaca ma diventi stimolo a evitare nuove tragedie. Nel ricordo di un uomo semplice, un lavoratore che tornava a casa dopo una giornata come tante, la comunità trova oggi la misura fragile e preziosa del valore di ogni vita spezzata sulla strada.