Cagliari. L'arte della politica. Può essere la condanna di un territorio, se venata di intenti speculativi attraverso il potere. Ne abbiamo avuto la prova nel quinquennio sardista-salviniano. Che ora è al vaglio dei Pm e dei giudici. L'avvento del Campo Largo nel governo della Sardegna - lo ripeterò sino alla noia - io l'ho benedetto. Trovo nel cammino di Alessandra Todde (5Stelle) l'aria fresca della non corruzione. Proprio per questo osteggio con fermezza ogni condivisione delle strategie con chi, anche se senza macchia di indagine penale, abbia fatto parte della macchina infernale dei colonizzatori leghisti. Il caso Egas, l'ente che controlla il sistema idrico (compresa Abbanoa), è emblematico di questa realtà. Il Presidente, in scadenza, è uomo di una forza di cdx (sardegna20venti) che ha primeggiato nelle malfamate soluzioni di gestione della Res Publica di Christian Solinas, pluriinquisito per corruzione. Alessandra Todde vuole la conferma di questo dirigente alla guida dell'Egas, quasi che nel Campo Largo nessuno sia in gran di sostituirlo per i prossimi anni. Una forzatura che è stata bocciata ieri nella prima votazione (5 a 6). Nelle prossime ore si procederà a un nuovo conteggio. La posizione della leader pentastellata appare al di fuori di ogni sensata coerenza politica. E per di più apre uno scenario di corrosione preoccupante dei già difficili rapporti con il Pd ed i Progressisti. I quali, ovviamente, invocano un candidato del csx. La politica sembra non essere più un'arte, quanto una incomprensibile e dannosa ostinazione su logiche di collusione con quelle che sino a ieri erano considerate le forze del male. Mario Guerrini.