È quasi una ribellione. Politica. Nel Campo Largo, in Sardegna. Sono in molti a storcere il naso per la presunta sostituzione del fresco dimissionario assessore regionale all'Agricoltura, Gianfranco Satta, con il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus. Le resistenze arrivano da più parti. La realtà è che sta scoppiando il bubbone del Partito di Massimo Zedda, sindaco di Cagliari. Come già avvenuto nelle due ultime legislature. Lo ha evidenziato proprio Satta, ormai fuoriuscito. Nel congedarsi, ha ricordato che nella stagione 2014-2019 i Progressisti finirono la legislatura con un solo consigliere dei 6 iniziali e che nell'ultima 2019-2024 dei 7 consiglieri ai nastri di partenza ne rimasero alla fine appena 3. Qualcosa, evidentemente, nel partito non funziona. Sotto accusa c'è la schizofrenia tattica e la gestione del guru Luciano Uras. Tanto che pare che gli stessi rapporti tra Massimo Zedda e Francesco Agus non siano più quelli di un tempo. Insomma, ancora una volta, i Progressisti sono elemento di "disturbo" nella maggioranza. E sempre per questioni di poltrone. La fronda nei confronti di Agus sta creando grossi fastidi ad Alessandra Todde, già in forte imbarazzo per il "suo" assessore alla Sanità, Bartolazzi. La realtà è che all'orizzonte c'è la grande torta delle poltrone proprio nel sistema salute (i nuovi Dg) e in alcuni enti regionali. Non è un vento di ideologie quello che scuote la maggioranza. Ma una perturbazione legata ai giochi di potere. E i Progressisti sono nel bel mezzo di quella che appare ormai come una tempesta. Mario Guerrini.