Cagliari, rimpianto al Maradona: analisi della sconfitta contro il Napoli

Il secondo appuntamento stagionale del Cagliari in Serie A ha visto i rossoblù impegnati in una delle trasferte più difficili del campionato: il Maradona, casa dei campioni d’Italia in carica. La squadra di Fabio Pisacane si è presentata a Napoli consapevole di dover fronteggiare una formazione superiore sul piano tecnico e atletico, ma determinata a giocarsi le proprie carte. Ne è nata una gara intensa, in equilibrio fino agli ultimi minuti, quando Zambo Anguissa ha trovato il gol che ha deciso la sfida.

Napoli-Cagliari, i partenopei erano favoriti sulla carta

Confrontando le varie quote sul match, gli analisti erano tutti concordi a dare il Napoli per favorito assoluto del match. L'esordio stagionale da campioni in carica al Maradona aveva abbassato ulteriormente la quotazione dei partenopei. Tanto che per renderla un minimo appetibile a chi volesse puntare sui tre punti di De Bruyne e Co, molti operatori hanno deciso di inserire il match nel programma delle quote maggiorate sulla prossima giornata. La sfida contro il Cagliari, alla vigilia, sembrava destinata a un copione quasi scontato: dominio territoriale degli azzurri e rossoblù costretti a difendersi nella propria metà campo. Tuttavia, il campo ha raccontato una storia più complessa, con gli uomini guidati da Fabio Pisacane capaci di rendere la vita difficile al Napoli fino all’ultimo minuto.


Aspetti positivi per il prosieguo del campionato

Nonostante la sconfitta, la prestazione dei rossoblù ha evidenziato segnali incoraggianti per il prosieguo della stagione. La squadra di Pisacane ha dimostrato compattezza difensiva, capacità di soffrire contro un avversario di alto livello e personalità nel non farsi travolgere dal contesto del Maradona. Una prova di carattere che, pur senza portare punti, certifica che il gruppo sardo è in grado di reggere l’urto contro le big del campionato.

Il Napoli festeggia un successo arrivato con fatica, il Cagliari esce dal campo sconfitto ma non ridimensionato. Un epilogo che lascia rimpianti, ma anche la consapevolezza di poter affrontare con fiducia le prossime sfide del calendario.

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