Buona la prima dell'Italia di Gattuso. Battiamo l'Estonia per 5-0 e, anche se restiamo al terzo posto nel girone perché Israele vince in casa della Moldova, la prova di Bergamo è incoraggiante. Abbiamo giocato con cuore, carattere e idee lucide: con più cattiveria sottoporta nel primo tempo, avrebbe segnato il doppio delle reti. E non avremmo rubato niente. Peccato perché la differenza reti sarebbe migliorata ancora di più. A livello di prestazione però gli azzurri fanno quello che devono, soprattutto nella ripresa quando la mira è quella giusta: in tutto 40 conclusioni, 13-2 quelle nello specchio e il 70% di possesso palla. Un dominio clamoroso. E le scelte del ct sono decisive perché Kean-Retegui dal 1' mettono in difficoltà gli estoni con la loro fisicità, mentre l'innesto nella ripresa di Raspadori scava la giusta differenza nel punteggio. Lunedì a Debrecen contro Israele dobbiamo prenderci di nuovo i tre punti, ma non sarà una passeggiata. Intanto però consoliamoci con una goleada costruita nella ripresa. In Ungheria capiremo se siamo tornati a essere l'Italia, in attesa delle gare decisive di ottobre e novembre.
L'Italia in fase di possesso è arrembante fin dal primo possesso: il messaggio è chiaro ovvero attaccate. Gli oltre 22.000 dello stadio di Bergamo spingono all'assalto, con Kean e Retegui che giocano uno accanto all'altro, con Politano a destra e Zaccagni a sinistra. Pressiamo alto per disturbare l'impostazione degli avversari che si schiacciano nella loro metà campo e due conclusioni di Politano e Dimarco da fuori terminano fuori di un soffio. L'Estonia, che schiera la stessa squadra sconfitta solo 1-0 dalla Norvegia, sembra alle corde e su un errore di Saliste, l'attaccante della Fiorentina non trova il tempo per la conclusione. In campo c'è solo l'Italia che costruisce a tre alzando sulla sinistra Dimarco, liberato al tiro da Tonali dopo un angolo: palla ancora a lato della porta di Hein. Kean e Retegui attaccano i due centrali estoni in fase di non possesso per recuperare la sfera in zona pericolosa e dopo un quarto d'ora siamo al 75% di possesso con quattro conclusioni a zero. L'ultima di Retegui viene deviata in angolo da Paskotsi. Il primo tiro nello specchio è di Zaccagni, dopo una bella palla di Dimarco: Hein mura sul laziale e sul tap in di Dimarco. Si gioca a una porta, ma la Nazionale non riesce a sfondare. L'Estonia si vede solo per un paio di occasioni potenzialmente pericolose, ma Donnarumma resta inoperoso. L'intensità azzurra cala un filo rispetto all'inizio: cerchiamo l'ampiezza con Politano e Di Lorenzo a destra, Zaccagni e Dimarco a sinistra, ma ci manca precisione nella rifinitura e un colpo di testa da ottima posizione di Politano, su cross di Dimarco, termina alto. Anche Kean dopo una bella sponda di Retegui cestina una palla gol che sembra fatta e il passare dei minuti certo non diminuisce la pressione su un'Italia imprecisa quando arriva nei pressi dell'area avversaria. Prima dell'intervallo altre due grandi parate di Hien, su Dimarco e su testa di Retegui, ci impongono di entrare negli spogliatoi sullo 0-0. A inizio ripresa c'è la solita Italia che crea occasioni senza finalizzarle. Anche perché il portiere estone Hein è insuperabile: dice di no, bloccandolo in due tempi, a un bolide di Tonali, sventa in corner un cross pericoloso del centrocampista del Newcastle e blocca un colpo di testa di Kean. Sembra una serata stregata per la Nazionale e invece su un traversone sbagliato da Dimarco, Retegui prolunga di tacco per il compagno d'attacco che di testa mette in fondo alla rete il primo pallone della sua stagione. Gattuso si libera di un peso e lo stadio esplode. Il bomber viola avrebbe la possibilità di raddoppiare pochi secondi più tardi, quando in contropiede centra il palo. Il ct Henn inserisce Ainsalu per Kristal, ma gli azzurri dominano e ci vuole ancora un grande intervento di Hein su Zaccagni per evitare il 2-0. Gattuso sa bene che non si può accontentare dell'1-0 e immette energie fresche, Cambiaso e Raspadori, per Dimarco e Zaccagni; l'Estonia risponde con Saarma per Sinyavskiy. La mossa di Rino è decisiva perché la mareggiata italiana acquista in potenza e, dopo un'inzuccata alta di poco, Retegui trova il gol nel 2-0 su passaggio di Raspadori, abile poi a firmare il 3-0 su cross di Politano. Finalmente la diga estone è abbattuta, ma ci vuole una bella parata di Donnarumma per evitare la rete di Sappinen. Magari per la differenza rete finale sarà un intervento decisivo. Prima della fine l'esordio di Pio Esposito, la seconda zampata di Retegui, su assist di Cambiaso, per il 4-0 e il 5-0 di Bastoni, ancora su assist di Raspadori.