Ottomila ettari di Sardegna. Bruciati in pochi mesi. Un disastro. Con una macchina di soccorsi che solo ora si rivela essere inadeguata. Le denunce dell'Osservatorio sono passate sotto silenzio. Come il Capo della Protezione Civile che andava in ferie ad agosto. E l'Assessore all' ambiente pure. In Libano. Nella terra dei Cedri. I tempi - per fortuna - sono cambiati. E ci si accorge che le squadre a terra sono insufficienti. Come ho denunciato mille volte. Finalmente si prende coscienza che le fiamme non sono un caso. E che c'è la mano dell'uomo all'origine della devastazione.
Che i roghi sono soprattutto colposi o dolosi, come conferma la neo assessora all'Ambiente, Rosanna Laconi. Mentre durante la gestione salviniana di Christian Solinas, il Corpo Forestale (bacino importante di voti) è passato per legge sotto la responsabilità diretta del Governatore. E al comando operativo è stato insediato un bravo generale della GdF, a digiuno di problematiche antincendi e dei territori. Ma suggerito dal braccio destro di Solinas, il consigliere regionale sardista Nanni Lancioni. Oggi lancio un altro allarme. Sul ruolo dei mezzi aerei. I potenti Canadair. I cui interventi sarebbero pagati a ore. E, quindi, più dura un incendio più alto è il ricavo per la Società che gestisce il servizio.
Le Procure si sono già occupate degli appalti sui mezzi aerei (soprattutto gli elicotteri). Scoprendo un mondo di traffici illeciti. Non è assolutamente fuori luogo ipotizzare che l'azione degli incendiari a terra serva in qualche modo a incentivare una lucrosa speculazione per chi interviene dal cielo. Ai danni della terra di Sardegna. Dell'ambiente, del patrimonio naturalistico, delle aziende agro-pastorali. Danni incalcolabili. Con la morte di migliaia di animali. E rischi estremi per tutti gli operatori antifuoco. Trovare i criminali dei roghi è impresa quasi impossibile. Le campagne sono sempre più spopolate. Pochi occhi vedono. E quelli che vedono preferiscono girare la testa dall'altra parte. Per evidenti questioni di sicurezza personale. E intanto la Sardegna brucia. Buona domenica. Mario Guerrini.