Ombre del 25 aprile: Tra celebrazione e realtà storica

  La celebrazione del 25 aprile, con tutti i suoi riti e le retoriche che si rinnovano anno dopo anno, solleva una serie di questioni che spesso rimangono in ombra. Questa data, marcata come il giorno della Liberazione, chiude simbolicamente il capitolo buio dell'occupazione e del fascismo in Italia, ma apre anche interrogativi meno gloriosi, meno consoni alle celebrazioni.

Osservando l'evento criticamente vedremmo il 25 aprile non solo come una giornata di bandiere e discorsi ufficiali, ma come un simbolo delle ambiguità della nostra storia recente. La Liberazione ha segnato il passaggio dal fascismo alla democrazia, ma anche il preludio a una guerra civile non dichiarata, fatta di epurazioni e vendette spesso taciute. 

  In questi termini, la memoria del 25 aprile si carica di una duplicità intrinseca: da una parte celebra la fine di una tirannia, dall'altra maschera una serie di violenze post-belliche che molti preferirebbero dimenticare. Il dibattito sulla Resistenza, spesso polarizzato e ideologizzato, lascia poco spazio a un'analisi equilibrata delle sue contraddizioni. In questo contesto, la celebrazione annuale rischia di diventare una semplice operazione di maquillage storico, dove si omaggiano i vincitori e si dimenticano i vinti, dove la complessità del conflitto si riduce a una narrazione manichea di buoni contro cattivi. 

  Per esempio, riflettendo su episodi come l'armistizio dell'8 settembre 1943, vediamo come la disfatta militare abbia gettato l'Italia nel caos, con una parte del Paese che continuava a combattere al fianco dei tedeschi e l'altra che si sollevava in nome della libertà. La Resistenza non fu solo un movimento unitario di opposizione al fascismo, ma un insieme frammentato di ideali e interessi spesso in conflitto tra loro. 

  Questa frammentazione ha generato una lotta fratricida, una dimensione della guerra partigiana che si scontra con la retorica ufficiale della Liberazione. Osservando le celebrazioni moderne, notiamo anche come il 25 aprile sia diventato terreno di scontro politico, un'occasione per rivendicare la propria versione della storia. L'uso politico della memoria, che vede partiti e movimenti sfruttare questa data per fini elettorali, mostra come il passato sia ancora un campo di battaglia. 

  L'interrogativo che rimane è se queste celebrazioni contribuiscano veramente alla comprensione della nostra storia o se servano solo a rafforzare identità ideologiche consolidate. Il 25 aprile, con tutto il suo carico di significati storici e contemporanei, rappresenta un'opportunità mancata di riflessione e dialogo su cosa significhi realmente essere liberati e liberatori. La vera sfida è trasformare questa data da una semplice ricorrenza a un momento di sincero esame collettivo, dove le voci di tutti i protagonisti di quel periodo turbolento possano finalmente emergere, senza filtri o pregiudizi.

Attualità

La cometa SWAN25B mai così vicina al Sole, ma resta un enigma la sua visibilità
Arriva dal profondo del cielo e porta con sé più domande che certezze. La cometa SWAN25B, battezzata così dalla fotocamera SWAN in grado di mappare l’idrogeno nel vento solare, ha raggiunto nei giorni scorsi il punto più vicino al Sole. Una fase delicata, che gli astronomi chiamano post-perielio: il momento in cui...

L'osservatorio di Guerrini: Cinquemila 200 studenti in meno. Rispetto all'anno scorso.
Cinquemila 200 studenti in meno. Rispetto all'anno scorso. La prima campanella che suona nelle scuole della Sardegna rivela questo dato drammatico. Una comunità che non fa più figli è destinata all'autodissoluzione. Significa che i bambini non sono più la speranza delle coppie. Che la famiglia è il bene perduto. Per questo i paesi si spopolano, le...

L'osservatorio di Guerrini: Ci ha lasciato il buon Franco Ligas
Cagliari. Ci ha lasciati il buon Franco Ligas. Telecronista di Mediaset per lunghissimi anni. Era un bravo e apprezzato collega. E, soprattutto, un uomo buono. Nonostante i suoi baffoni che gli davano una espressione burbera. Ci incrociavamo spesso agli eventi di pugilato. Allora i narratori di boxe erano una vera famiglia. Di cui facevano parte gl...

Monumenti Cagliari alle Giornate Europee del Patrimonio 2025
 Sabato 27 e domenica 28 settembre la città aprirà le porte dei suoi tesori nascosti. La cooperativa Sémata partecipa alle Giornate Europee del Patrimonio con un programma che mescola storia, musica e video installazioni. Il tema scelto quest’anno è “Architetture: l’art...

Farmaci e codice degli appalti, tre professioni a confronto sulla sanità
Approfondire l’impatto del Codice degli Appalti sui processi di approvvigionamento dei farmaci. Con questo obiettivo SIFO, FARE e FADOI hanno promosso una due giorni a porte chiuse nella capitale, mettendo attorno allo stesso tavolo farmacisti ospedalieri, provveditori e medici internisti.

L'Osservatorio di Guerrini: Se la colonizzazione della Sardegna è anche culturale
Se la colonizzazione della Sardegna è anche culturale. E prospera con la connivenza della politica locale, che non percepisce la gravità del fenomeno. Non bastano le occupazioni di poltrone, fondamentali nello sviluppo,con personaggi e manager di altre regioni. Non bastano le trame imprenditoriali fini a sé stesse e non al progresso della Sardegna....

L'osservatorio di Guerrini: Racconto domenicale. "L'Anonima Sequestri"
Racconto domenicale. "L'Anonima Sequestri". È il titolo del mio primo libro sul banditismo. Scritto una vita fa. Alla fine del 1969. Erano gli anni di Graziano Mesina. La Sardegna era sconvolta dal dramma dei sequestri di persona. Dramma che poi sconvolse tutta l'Italia. Quel libro, un lampo che apri' uno squarcio di luce su quelle dolorose vicende...