La Giunta comunale di Alghero ha approvato le linee guida per una nuova sperimentazione nel campo della mobilità sostenibile: un servizio di sharing “free floating” che prevede l’introduzione di 100 monopattini elettrici e 25 biciclette a pedalata assistita per almeno un anno. «Un sistema flessibile, intermodale e di grande interesse per gli utenti», spiega l’assessore all’Urbanistica e Mobilità sostenibile Roberto Corbia, con l’obiettivo di avviare il servizio già dai primi giorni di luglio.
Sulla carta, una novità. Nella realtà, un ritorno. Chi ad Alghero ci vive da qualche anno, ricorderà che già nel 2017 venne lanciato con entusiasmo “PedaliAMO Alghero”, il primo bike sharing cittadino. Cinque stazioni fisse, quaranta biciclette, tariffe agevolate, promozioni stagionali. E un lessico – “mobilità dolce”, “riduzione del traffico”, “città a misura d’uomo” – che oggi torna pressoché identico.
All’epoca fu il sindaco Mario Bruno a presentare il progetto come «un ulteriore tassello verso una Alghero sostenibile», citando persino il Piano Urbano del Traffico come cornice strategica. Poi, come spesso accade, l’entusiasmo si è spento. Il servizio è rimasto al palo, vittima della disaffezione, del vandalismo e, forse, dell’assenza di una gestione coerente nel tempo.
Ora si riparte, ma senza citare quella stagione, come se non fosse mai esistita. La nuova formula, rispetto a quella del 2017, è più agile: niente stazioni fisse, ma un sistema a flusso libero gestito da operatori privati, individuati tramite manifestazione d’interesse. Un cambiamento tecnico che potrebbe incidere sulla fruibilità e sulla tenuta del servizio, ma che non basta da solo a garantirne il successo.
È vero: i tempi sono cambiati, i mezzi elettrici sono più diffusi, le app più evolute. Ma i cittadini sanno che non basta appaltare una buona idea per risolvere problemi strutturali come il traffico, l’accessibilità e l’educazione civica all’uso dello spazio pubblico. Servono visione, manutenzione costante, investimenti e soprattutto continuità.
L’amministrazione Cacciotto lancia così una nuova scommessa che profuma di passato nella speranza e lavorando per un futuro possibilmente migliore.