Dopo appena due anni a Porta Terra, il segretario generale Antonio Ara si prepara a lasciare l’incarico. L’ufficialità manca ancora, ma i tentativi di trattenerlo sarebbero già falliti.
Arrivato nel 2023 al posto di Giovanna Solinas, Ara ha mantenuto un profilo riservato, lontano dal dibattito politico, guadagnandosi però la stima per rigore e competenza. Stavolta, però, l’aria pesante di Palazzo e i contrasti ai vertici amministrativi hanno avuto la meglio.
A luglio le tensioni erano già arrivate al limite. Da allora le indiscrezioni si rincorrevano, fino alla conferma di questi giorni: l’addio è imminente. Un remake già visto, con la città costretta a cambiare nuovamente vertice amministrativo in un momento tutt’altro che semplice.
Chi frequenta il Municipio parla di contrasti insanabili tra i dirigenti. Nulla trapela all’esterno, ma le conseguenze sono evidenti: il segretario lascia dopo la recente riconferma del sindaco Raimondo Cacciotto, portando con sé l’ombra di un terremoto politico-amministrativo.
In giunta e in maggioranza il clima resta teso. La partita adesso riguarda i nuovi equilibri da trovare e i ruoli da riassegnare, a partire dal vice-segretario.