Il Polo Oncologico Regionale di Businco torna sotto i riflettori dopo l’esposto presentato dai familiari di un paziente deceduto. A intervenire è Gianfranco Angioni, referente aziendale dell’USB Sanità, che rilancia la necessità di un’azione immediata per affrontare le criticità strutturali e organizzative dell’ospedale.
“Questo triste evento rappresenta un dolore profondo, meritevole del massimo rispetto e della piena attenzione da parte delle autorità competenti. In queste circostanze difficili, è fondamentale cercare risposte e verità, sempre con un occhio di riguardo per il dolore delle famiglie che vivono situazioni così tragiche”, afferma Angioni.
Ma l’esponente sindacale richiama anche l’attenzione sulle condizioni di lavoro del personale: “È altresì essenziale esprimere completa solidarietà al personale medico, agli infermieri e agli operatori socio-sanitari (OSS) che ogni giorno operano al Businco. Questi professionisti dedicano la loro vita e le loro energie alla cura dei pazienti, affrontando sfide enormi e sacrifici personali. La realtà oncologica è già di per sé una triste realtà.”
Nel suo intervento, Angioni difende la qualità e l’impegno dei lavoratori: “All’interno del Businco, sia in oncologia che in ematologia, e nei vari servizi, lavorano grandi professionisti che ogni giorno si impegnano per garantire le migliori cure e assistenze possibili.”
Il punto critico resta la carenza di organico. “Il reparto di degenza di oncologia medica, così come tutti gli altri, deve seguire quotidianamente un gran numero di pazienti. La scarsità di personale rende la situazione insostenibile. I professionisti del settore, nonostante siano sottodimensionati, vivono sulla propria pelle il dolore di un sistema oncologico che fatica a funzionare a livello regionale. Questa condizione richiede un intervento urgente da parte delle istituzioni”, dichiara.
Una situazione aggravata dai lavori di ristrutturazione delle sale operatorie, avviati con i fondi del PNRR. “Questi lavori hanno ampliato ulteriormente le lunghe liste d’attesa”, denuncia Angioni. “È fondamentale che le autorità competenti predispongano l’ampliamento delle dotazioni organiche, finanzino con risorse certe le assunzioni e vigilino sullo stato dei lavori che hanno precluso diverse specialistiche chirurgiche all’interno del Businco.”
Angioni chiude con un appello chiaro: “Solo in questo modo potremo garantire che tutte le articolazioni aziendali, inclusa la Struttura Complessa delle Professioni Sanitarie, non siano costrette a compiere miracoli, ma possano invece fornire risposte tempestive ai reparti, con personale adeguatamente strutturato e motivato.”
Infine, il sindacalista ribadisce l’urgenza di un cambio di rotta: “Le istituzioni devono accelerare il potenziamento delle cure oncologiche territoriali e dotarsi di tutti gli strumenti necessari affinché operatori e pazienti possano ricevere il giusto rispetto e la dignità che meritano.”