Spunta un fondo americano che vorrebbe acquistare il Cagliari. La società rossoblù prende posizione: “Una delle tante proposte. Non rispondiamo a gente poco seria”

Tra il serio e il faceto. Spunta all’orizzonte una società californiana, con sede operativa a Newport Beach, che si professa interessata all’acquisizione del Cagliari Calcio. Detta entità ha pure uffici in Italia e segnatamente a Bergamo. Sono state inviate alle redazioni dei giornali ed alla società rossoblù tutta una serie di mail che chiedono lumi, nonostante la premessa di essere “confidenziale”. Ora, il presidente Giulini aveva ammesso che nel corso degli anni c’erano stati contatti e proposte, più o meno veritiere. E sin qua una cosa più che normale. Una società come quella rossoblù, che il patron ha saputo costruire mattone dopo mattone e gestire con profitto principalmente dal punto di vista economico, appare appetibile soprattutto perché non ha assolutamente buchi di bilancio ed ha in programma di ampliare il proprio raggio d’azione con la costruzione del nuovo impianto, oramai ai titoli di coda per ciò che concerne l’eterna burocrazia regionale, che ha tanto ha rallentato la partenza dei lavori. La EKN Development Group, questo il nome della società che evidenzia le iniziali del proprio fondatore, Ebbie Khan Nakhjavani, nato a Teheran, in Iran, con il patrimonio genetico della sua famiglia che riflette una straordinaria discendenza legata alla nobile dinastia caucasica Khan Nakhchivanski, che risale all'influente ceppo di Kangarli di Nakhjavan, si occupa principalmente di investimenti e sarebbe specializzata nel settore dell'ospitalità e degli immobili ad uso misto. Magari stona l’aspetto “visionaria” che compare nella sua presentazione. Almeno questo si può dedurre andando a scartabellare fra gli anfratti del sito ufficiale. Tentativo maldestro di farsi facile pubblicità o interesse reale? Il Cagliari Calcio rigetta tutto in maniera perentoria. Quel che è certo è il fatto che il presidente Giulini ha sempre affermato di essere aperto a sentire le svariate campane, ma la controparte deve avere quei requisiti di serietà richiesti per amministrare una realtà come il Cagliari Calcio, che è un patrimonio di tutta una regione. Sarà dunque il tempo a determinare eventuali sviluppi di una situazione che, al momento, appare più come la classica bolla di sapone in un contesto laddove si cerca sempre di investire per i sostanziali proventi derivanti principalmente dall’indotto televisivo. Senza contare l’impatto sull’opinione pubblica. Si legge testualmente nella missiva ricevuta dal presidente Giulini: “Le chiediamo cortesemente qualsiasi informazione pertinente possa fornirci per consentirci di valutare adeguatamente questa opportunità”. Ed è già una partenza con il piede sbagliato poiché aver notizie sull’acquisizione di una squadra della massima serie via mail appare quantomeno grottesco. Ed infatti al Cagliari Calcio non hanno dato peso rilevante alla questione, facendola rientrare fra le tante che in questi ultimi mesi si sono accavallate con tutta una serie di contatti, risultati poi infruttuosi. Evidentemente la costruzione di un nuovo impianto fa gola per quelli che potrebbero essere i ritorni una volta partita la macchina organizzativa.

Cronaca

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