Nove gol in novanta minuti. Una partita da montagne russe, di quelle che lasciano esausti pure i cronisti. Alla fine l’Italia di Gattuso strappa il successo in Israele e tiene in vita il sogno Mondiale. Ma che sofferenza.
La gara inizia male: al 16’ Locatelli infila la sua porta e manda avanti i padroni di casa. Israele prende campo sugli esterni, l’Italia arranca. Poi, quasi allo scadere del primo tempo, Kean trova il pari e riporta ossigeno.
Nella ripresa il caos. Al 52’ Peretz fa 2-1. Due minuti e Kean sigla la doppietta, quindi Politano mette dentro il sorpasso. L’Italia sembra in controllo, Raspadori all’81’ firma il 2-4 che dovrebbe chiudere la contesa. Invece no. Bastoni la mette nella propria porta, e all’89’ ancora Peretz firma il 4-4. Stadio in delirio, azzurri nel panico.
Sette minuti di recupero per raddrizzare la barca. Al 91’ Cambiaso inventa, Tonali ringrazia e mette dentro il definitivo 4-5. Fine delle sofferenze, almeno sul tabellino.
Gattuso porta a casa la seconda vittoria in due partite, sei punti che pesano come macigni. Ma i numeri non coprono le crepe. Due autoreti, quattro gol subiti da una squadra modesta come Israele e la solita incertezza di Donnarumma, protagonista anche di una papera sul gol annullato.
L’importante era vincere, certo. Però, se l’Italia deve concedere quattro reti per ogni trasferta, il cammino verso il Mondiale sarà tutto fuorché tranquillo. E Gattuso lo sa: il treno qualificazione è ancora lontano dall’essere preso.