I moralizzatori. Antonio Moro, Presidente nazionale Psd'Az, e Francesco Mura, deputato FdI. Moro, nel 2018, ha siglato con Christian Solinas un patto di ferro per aprire le porte della Sardegna alla colonizzazione della Lega. Realizzatosi attraverso il famigerato quinquennio sardista-salviniano in Regione. Poco fa Moro è intervenuto sull'accordo Salvini-Todde per la presidenza della Autorità Portuale all'ingegnere di origine calabrese Domenico Bagalà. Moro ha avuto la sfrontatezza comica di dire all'Unione Sarda che "l'Isola è colonizzata dai Partiti Nazionali"! Imbarazzante, oltre che beffardo. Anche per il fatto che la Presidenza dell'Autorità era il sogno di Christian Solinas. Ignorato brutalmente da Salvini. Verosimilmente perché l'ex Governatore è a processo per corruzione e riciclaggio. Poi c'è Francesco Mura, salito alla ribalta per essersi conquistato, durante il mandato parlamentare, un posto da Assistente Tecnico Geometra alla ASL di Cagliari (Areus). Pur essendo arrivato ultimo nel concorso in cui cui si è persa traccia degli undici candidati che lo precedevano. Mura ha criticato un contributo di 67 mila euro concesso dalla Ras al Fatto Quotidiano (vicino ai 5Stelle) nell'ambito della campagna promozionale a sostegno dell'Einstein Telescope a Lula (Nuoro). "... per il M5S la trasparenza è solo uno slogan da campagna elettorale", ha dichiarato. Mura, visto il suo concorso per geometra, in fatto di trasparenza può essere considerato un esperto. La realtà è che la politica sarda, come sovente annoto, ha raggiunto un grado di impresentabilità allarmante. Con acuti di aspra comicità. Mario Guerrini.