Emergenza abitativa ad Alghero: Non basta l'approvazione di un ordine del giorno servono soluzioni concrete

  Il Consiglio Comunale di Alghero ha approvato stamattina un Ordine del Giorno sull’emergenza abitativa, focalizzato sugli affitti annuali e le agevolazioni per la residenza e le famiglie. L'emendamento, presentato dalla maggioranza e firmato da Futuro in Comune, Movimento Cinque Stelle, Città Viva, Partito Democratico, Riformiamo Alghero e Alleanza Verdi e Sinistra, impegna il Sindaco e la Giunta a "valutare l’introduzione di incentivi fiscali e/o un sistema di premialità per le locazioni lunghe, alla luce delle risultanze dello studio sul patrimonio residenziale e nuovi fabbisogni abitativi e turistici della città, preferibilmente già dal prossimo DUP - Documento Unico di Programmazione - o con variazione successiva all’approvazione dello stesso". 

  Pur riconoscendo l'importanza di questo passaggio istituzionale, è fondamentale sottolineare che l'approvazione di un Ordine del Giorno non equivale a trovare soluzioni concrete. La questione abitativa ad Alghero è una ferita aperta che richiede interventi immediati e tangibili, non semplici dichiarazioni di intenti. È importante ricordare i poteri che un Comune ha in materia di politiche abitative. Se l'Amministrazione intende ridurre l'IMU per incentivare gli affitti a lungo termine, deve farlo garantendo certezze sia per i proprietari che per le casse comunali. Da dove verranno reperite le risorse per compensare le minori entrate fiscali? Quali garanzie saranno offerte ai proprietari che decideranno di affittare i propri immobili a lungo termine? 

  La proposta del consigliere Colledanchise di istituire un fondo di garanzia per i proprietari contro i locatari morosi solleva ulteriori interrogativi. Da dove trarrà i fondi questo fondo? Come sarà costituito e regolamentato? Senza risposte chiare a queste domande, rischiamo di rimanere nell'ambito delle buone intenzioni senza alcun impatto reale sulla vita dei cittadini. 

  Durante il Consiglio Comunale, i rappresentanti della maggioranza hanno affermato: "L’emergenza abitativa è stata uno dei nostri punti programmatici qualificanti. Adesso si tratta di trovare le risposte concrete a una questione annosa e che si è acuita negli ultimi anni. Siamo davanti a un problema che modifica il mercato immobiliare, con una gentrificazione che supera i confini urbani per coinvolgere un'area vasta di territorio, incidendo su aspetti sociali, economici e culturali". Queste parole evidenziano una consapevolezza della gravità della situazione, ma non offrono soluzioni operative. Chi cerca una casa in affitto a lungo termine si scontra con la diffidenza dei proprietari, spaventati dai rischi di morosità e dalle lunghe procedure legali per liberare un immobile occupato. Questa situazione è alimentata da un sistema burocratico che non tutela adeguatamente i proprietari, lasciandoli soli di fronte alle difficoltà. Dall'altro lato, ci sono famiglie e residenti che non possono permettersi di vivere in una situazione di precarietà abitativa. Pagano sulla propria pelle il prezzo di una sfiducia generalizzata, mentre la politica sembra perdersi in proclami e promesse di incentivi che non si concretizzano. Non basta proporre incentivi fiscali se non si affronta il nodo centrale: la mancanza di tutele reali per i proprietari che decidono di affittare. 

  È troppo comodo chiedere ai cittadini di fare di più senza fornire loro gli strumenti necessari. La riduzione dell'IMU può essere efficace solo se accompagnata da garanzie certe e da un sistema legale che protegga entrambe le parti. La comunità algherese ha bisogno di chiarezza. Come intende il Comune finanziare le agevolazioni fiscali promesse? In che modo sarà costituito il fondo di garanzia proposto? Quali saranno le regole per accedervi e come si garantirà la sua sostenibilità nel tempo? Senza risposte dettagliate a queste domande, le iniziative rimangono mere intenzioni. È il momento che la politica passi dalle parole ai fatti. L'emergenza abitativa ad Alghero richiede interventi concreti, supportati da piani finanziari solidi e da una chiara volontà di affrontare le cause profonde del problema. Solo così si potrà ricostruire la fiducia tra proprietari e inquilini, superando il muro di diffidenza che oggi paralizza il mercato immobiliare locale. La casa è un diritto fondamentale, non un privilegio. Se non siamo in grado di garantire questo diritto, dobbiamo seriamente interrogarci sul modello di società che vogliamo costruire. Gli algheresi, spesso esclusi anche dagli annunci immobiliari del tipo "affitto non a residenti ma trasfertisti e docenti" ad esempio, meritano risposte serie e tempestive, non ulteriori promesse senza seguito.

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