"Dissing". Era il 1965. Ero stato appena assunto in RAI. Un dirigente dell'Azienda, a Roma, mi disse: "si ricordi che, quando lei parla alla radio, tutti, anche gli analfabeti, devono essere in grado di comprenderla". Ho fatto tesoro di quello che è stato per me un prezioso consiglio professionale. Oggi, invece, per leggere i media, bisogna avere più vocabolari a portata di mano. Per le espressioni "colte", ma incomprensibili ai più, che taluni usano. Con supponenza narcisistica. Oppure per termini inglesi. Per capire i quali, necessariamente, bisogna documentarsi. Come nel caso di "dissing". Termine che si traduce con "mancare di rispetto". Molto in voga in una specie di cantanti a me non graditi (non tutti, naturalmente) quali sono i rapper. Ma oggi questo inglesismo lo sentite pure alla radio. Per esempio a Radiolina, del Gruppo Unione Sarda. Semplificando, è una mancanza di rispetto verso gli ascoltatori. Il dissing dovrebbe essere richiamato invece soprattutto per le azioni dei politici. E soprattutto per i Finanziamenti agli amici. E agli amici degli amici. Con soldi pubblici. Cioè i nostri. Come, per esempio, nel caso dei 500 mila euro concessi al club sportivo privato "amico" di Poggio dei Pini (Comune di Capoterra). Per semplici lavori di ristrutturazione esterna. O come per il milione e 118 mila euro stanziati in favore di un "amico" padano (in questo caso di Padova) per l'organizzazione di un concorso ippico a Cagliari (!). Entrambi a valere sulla legge regionale del 19 dicembre 2023. Casi svelati dall'Osservatorio. E non certo dalla stampa di regime. E che sono legittimi. Perché previsti dalla normativa. Con affidamento diretto. Senza bando alcuno. E questi due clamorosi e generosissimi contributi sembrano ricondursi, tra l'altro, proprio al giro degli amici più stretti e collaboratori in Regione dell'ex Governatore Christian Solinas. Questo sì che è un dissing. Cioè una mancanza di rispetto. Nei confronti dei contribuenti sardi. Dalle cui tasche sono sostanzialmente sfilati i denari per le vergognose regalie. Dissing istituzionale. Mario Guerrini.