Manca l’appuntamento con la salvezza matematica un Cagliari dimesso, la brutta copia di quello visto a Verona settimana scorsa. L’Udinese, che non vinceva da due mesi, viola la “Unipol Domus” con una condotta di gara accorta, tanto dinamismo e gioco verticale. E dire che i friulani erano arrivati in Sardegna praticamente con mezza squadra, falcidiati da infortuni e squalifiche. Dopo la rete di Zarraga nel primo tempo e risposta di Zortea, è stato Kristensen a realizzare nella ripresa il gol da tre punti di petto sfruttando un colpo di testa di Davis susseguente a calcio d’angolo di Kamara. Certo, per il Cagliari si tratta di uno scivolone inatteso contro una formazione tranquilla in classifica, che ha invece espresso motivazioni superiori. Rossoblù di casa sempre in ritardo sulle seconde palle e centrocampo in affanno che ha sofferto il pressing friulano, fatto di continui raddoppi di marcatura e dinamicità nell’affrontare l’avversario di turno. Ed ora, in attesa del risultato odierno di Empoli-Lazio, il Cagliari dovrà leccarsi le ferite per ripartire fin dal prossimo turno a Como. Mister Runjaic gongola: “Felice per la vittoria contro una squadra motivata a raggiungere la salvezza. Ci siamo meritati i tre punti tra l’altro in un terreno di gioco che non era nelle condizioni ottimali. Alla resa dei conti abbiamo disputato una buona stagione ed ora mi piacerebbe toccare la soglia dei 50 punti che sarebbe un discreto successo. Bravo Davis che non giocava da parecchio tempo ed anche Zarraga che si sacrifica per tutta la squadra”. Sul versante opposto un po’ di scoramento per quello che poteva essere e non è stato. “Pecchiamo di frenesia quando giochiamo in casa.-ha detto Davide Nicola-È stata una partita diversa rispetto alla gara di andata. Noi nei pochi giorni di preparazione ci siamo concentrati sul fatto che l’Udinese è una squadra forte fisicamente. Non siamo riusciti a leggere la gara, sbagliando troppi palloni. Alle resa dei conti e per come si è sviluppato il confronto volevamo fare almeno un punto per avvicinarci al nostro obiettivo. Ho scelto i titolari seguendo la condizione dei singoli e poi era giusto confermare coloro che si erano ben comportati a Verona, eccezion fatta per Pavoletti che ha avuto problemi fisici. L’Udinese è formazione quadrata, che ti mette in difficoltà, ma non è un’attenuante, nel secondo tempo dovevamo e potevamo fare di più. Ora dobbiamo ricompattarci poichè ci manca ancora qualche punto per salvarci”.