L'opinione di Dambra: Cagliari, altra caduta alla Domus - l’Udinese vince 2-1 e rinvia la festa salvezza

Dopo la preziosa vittoria di Verona, il Cagliari inciampa ancora tra le mura amiche, sconfitto 2-1 da un’Udinese che, pur senza più obiettivi stagionali, ritrova i tre punti dopo oltre due mesi. L’ultima affermazione friulana risaliva al 1° marzo contro il Parma. Per i rossoblù si tratta della diciottesima sconfitta stagionale, un dato che pesa sul cammino verso la salvezza.

Runjaic è costretto a rinunciare agli squalificati Payero ed Ehizibue, oltre agli infortunati Lucca e Thauvin. Convocato in extremis Ekkelenkamp, che parte però dalla panchina. Friulani in campo con un 3-5-1-1, Rui Modesto e Kamara sulle corsie esterne, Atta dietro l’unica punta Davis. Il Cagliari conferma in gran parte l’undici vittorioso al Bentegodi, con Piccoli al posto di Pavoletti, fermato da un problema al ginocchio. Arbitraggio affidato a Feliciani di Teramo.

L’Udinese parte con un pressing alto e buon possesso palla. Ma la prima vera occasione è del Cagliari: al 10’, Adopo recupera palla a centrocampo e innesca Luvumbo, che dalla destra serve Piccoli. Il colpo di testa è murato da Kristensen, e sulla ribattuta Okoye si oppone coi piedi. Al 26’ il Cagliari sfiora il vantaggio: Luvumbo lancia Piccoli che, a tu per tu col portiere, calcia di poco a lato.

Un minuto dopo arriva il gol ospite: Luperto sbaglia completamente il tempo dell’intervento, Rui Modesto ne approfitta e serve un pallone basso a Zarraga, che in area trafigge Caprile. È 0-1. La reazione del Cagliari è immediata: al 35’, Makoumbou inventa un lancio perfetto per Zortea, che brucia Solet in velocità e con il sinistro firma l’1-1, sesto gol stagionale per l’esterno. Al 37’, nuova occasione Udinese: Davis, servito da Karlstrom, salta Luperto e Augello, ma trova Caprile pronto a respingere.

Nel secondo tempo il Cagliari cala nettamente. Al 47’ Luvumbo prova la conclusione su sponda di Zappa, ma il tiro è fuori misura. L’Udinese riprende a spingere tra il 51’ e il 59’, con Davis pericoloso in area, Karlstrom che ci prova da fuori e Zarraga che sfiora la doppietta con un tiro a lato. Al 67’ arriva il gol che decide la gara: corner di Kamara, mischia in area, sul secondo palo Kristensen viene completamente dimenticato da Augello e Adopo, e appoggia in rete col petto per il suo primo gol in Serie A. È 1-2.

Nicola tenta di rimescolare le carte: Marin e Makoumbou lasciano il posto a Gaetano e Deiola. Al 73’ Felici rileva Zortea, ma il neoentrato non incide. All’88’ occasione clamorosa sprecata: Deiola serve Piccoli in profondità, ma l’attaccante ignora il compagno libero al centro e calcia alto, vanificando tutto. Un episodio che fotografa bene le difficoltà offensive dei rossoblù.

Nei cinque minuti di recupero la spinta della Domus non basta a riacciuffare il pari. L’Udinese gestisce e porta a casa un successo meritato.

Quella contro l’Udinese è forse una delle sconfitte più deludenti dell’intera stagione rossoblù, anche per le circostanze favorevoli. Una vittoria avrebbe significato salvezza matematica, ma il Cagliari è mancato proprio nella partita decisiva, sprecando un autentico match point. Ora la zona retrocessione dista 7 punti, complice il pareggio del Venezia contro il Torino.

Il prossimo appuntamento sarà sabato 10 maggio alle 15:00 contro il Como, rivelazione del campionato guidata da Cesc Fabregas. Ma lo scontro più delicato sarà alla penultima giornata, in casa contro il Venezia, dove i rossoblù non potranno più sbagliare.

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