Si è svolta nella mattinata di sabato 3 maggio, presso l’anfiteatro coperto del sito nuragico di Santa Cristina, l’assemblea regionale del Centro Studi Agricoli, alla presenza di numerosi agricoltori, allevatori, iscritti e simpatizzanti. Un appuntamento partecipato e fortemente simbolico, non solo per i contenuti trattati, ma anche per il luogo scelto: un sito che richiama l’identità profonda della Sardegna e il valore dell’autogoverno.
Durante i lavori, coordinati dal presidente Tore Piana, sono stati affrontati alcuni temi centrali per il comparto agricolo isolano: dallo stato dei pagamenti PAC 2024, agli arretrati, fino alla situazione attuale del CSR-PSR e all’apertura dei bandi regionali. Ampio spazio anche agli indennizzi per calamità e criticità del settore: cavallette, emergenza Ucraina, siccità e comparto zootecnico.
Sono state inoltre approvate all’unanimità tre proposte strategiche ritenute prioritarie dal Centro Studi Agricoli: la riorganizzazione degli enti regionali Argea, Laore e Agris, un piano di sburocratizzazione in otto punti, e un progetto decennale di rilancio dell’agricoltura e dell’allevamento in Sardegna.
“Essere un’associazione agricola nata in Sardegna, radicata nei territori e svincolata da condizionamenti esterni è motivo di orgoglio – ha dichiarato Stefano Ruggiu, vicepresidente del Centro Studi Agricoli –. Siamo sardi con la schiena dritta, e vogliamo esserlo anche nel rappresentare gli interessi di chi lavora la terra, senza dipendere da sigle nazionali o logiche centralistiche”.
Molti gli interventi dal pubblico, con particolare attenzione rivolta alla richiesta di riorganizzazione del sistema agricolo regionale, ritenuta “non più rinviabile” e che nei prossimi giorni verrà formalizzata in un documento ufficiale indirizzato a tutti i consiglieri regionali e agli assessori competenti.
L’assemblea ha anche posto l’accento su una vicenda che ha suscitato preoccupazione tra i presenti: quella delle aziende agricole di Surigheddu, nel territorio di Alghero, dove quasi mille ettari di terreno sono lasciati incolti da anni, nonostante l’emergenza foraggiera e la crescente domanda di terre da parte di giovani imprenditori agricoli. “Una situazione paradossale e inaccettabile – ha aggiunto Piana – su cui intendiamo avviare una battaglia pubblica”.
Approvato all’unanimità anche il bilancio annuale. Nel corso dell’assemblea, su proposta del vicepresidente Stefano Ruggiu, è stato nominato Omar Melis nuovo responsabile del blog informativo del Centro Studi Agricoli.
L’incontro si è concluso con la distribuzione delle tessere associative 2025, un momento conviviale tra i partecipanti e la programmazione delle prossime riunioni territoriali già previste a Ottana, Chiaramonti, Tula e Semestene.