Il Lavoro in Italia: La menzogna come strategia di sopravvivenza

  Nel panorama lavorativo italiano, e in particolare in Sardegna, emergono dinamiche preoccupanti che mettono a nudo le storture di un sistema che pare costruito sulla menzogna e sullo sfruttamento. Un'analisi attenta rivela come, sotto una facciata di armonia e collaborazione, si celino pratiche che minano la dignità dei lavoratori e alimentano un circolo vizioso di insoddisfazione e sfruttamento. 

  Molti individui, soprattutto in ruoli di potere, adottano la menzogna come strategia di gestione. Evitano il conflitto non per salvaguardare l’armonia, ma per convenienza personale. Questo atteggiamento permette loro di mantenere un’apparenza di equilibrio e, al contempo, succhiare energia dagli altri, travestiti da amici ma in realtà sabotatori. Consigliano prudenza e calma, ma dietro le quinte le richieste si accumulano, i compiti si moltiplicano e i risultati devono sempre essere all’altezza delle aspettative. Quando i conti tornano, non si festeggia l’obiettivo raggiunto, ma si alimenta un’avidità insaziabile. 

  Ogni successo diventa il trampolino per nuove pretese, accompagnate da lamentele costanti di insufficienza, come se il valore personale fosse direttamente proporzionale alla quantità di risorse accumulate. In questa corsa, i lavoratori si trovano intrappolati in un sistema che li costringe a sacrificare la propria vita e dignità per qualche euro in più, piegati dalle esigenze di una vita che sembra chiedere sempre più del necessario per sopravvivere. 

  La delega delle responsabilità è un altro pilastro di questo sistema. I dirigenti si liberano dei propri compiti, caricando i subalterni di oneri sempre più pesanti, senza alcun riconoscimento né prestigio. L'ottimizzazione e la riduzione del lavoro sono promesse che restano tali: menzogne ben confezionate per mantenere la macchina produttiva in moto. Questo desiderio insaziabile di avere sempre di più si traduce in una continua erosione delle risorse umane, lasciando i lavoratori esausti e demoralizzati.

 In Sardegna, questa realtà è particolarmente sentita. L’isola, già afflitta da una cronica carenza di opportunità lavorative, vede i suoi abitanti costretti a subire condizioni lavorative spesso ingiuste e degradanti. La via d'uscita per molti non è chiara: dichiarare il proprio abbandono potrebbe sembrare una soluzione, ma il rischio è quello di essere facilmente rimpiazzati, nonostante la difficoltà di trovare qualcuno disposto a sopportare tali condizioni senza alcuna prospettiva di riconoscimento o crescita. Questa situazione solleva interrogativi profondi sul significato del lavoro e della dignità umana.

  È possibile continuare a lottare in un sistema che sembra costruito per sfruttare e depredare, lasciando i lavoratori senza speranza? La risposta non è semplice, ma è chiaro che un cambiamento è necessario. Solo attraverso una presa di coscienza collettiva e una revisione delle pratiche lavorative si potrà sperare in un futuro in cui il lavoro non sia sinonimo di sacrificio, ma di realizzazione e rispetto per la dignità umana.

Attualità

La cometa SWAN25B mai così vicina al Sole, ma resta un enigma la sua visibilità
Arriva dal profondo del cielo e porta con sé più domande che certezze. La cometa SWAN25B, battezzata così dalla fotocamera SWAN in grado di mappare l’idrogeno nel vento solare, ha raggiunto nei giorni scorsi il punto più vicino al Sole. Una fase delicata, che gli astronomi chiamano post-perielio: il momento in cui...

L'osservatorio di Guerrini: Cinquemila 200 studenti in meno. Rispetto all'anno scorso.
Cinquemila 200 studenti in meno. Rispetto all'anno scorso. La prima campanella che suona nelle scuole della Sardegna rivela questo dato drammatico. Una comunità che non fa più figli è destinata all'autodissoluzione. Significa che i bambini non sono più la speranza delle coppie. Che la famiglia è il bene perduto. Per questo i paesi si spopolano, le...

L'osservatorio di Guerrini: Ci ha lasciato il buon Franco Ligas
Cagliari. Ci ha lasciati il buon Franco Ligas. Telecronista di Mediaset per lunghissimi anni. Era un bravo e apprezzato collega. E, soprattutto, un uomo buono. Nonostante i suoi baffoni che gli davano una espressione burbera. Ci incrociavamo spesso agli eventi di pugilato. Allora i narratori di boxe erano una vera famiglia. Di cui facevano parte gl...

Monumenti Cagliari alle Giornate Europee del Patrimonio 2025
 Sabato 27 e domenica 28 settembre la città aprirà le porte dei suoi tesori nascosti. La cooperativa Sémata partecipa alle Giornate Europee del Patrimonio con un programma che mescola storia, musica e video installazioni. Il tema scelto quest’anno è “Architetture: l’art...

Farmaci e codice degli appalti, tre professioni a confronto sulla sanità
Approfondire l’impatto del Codice degli Appalti sui processi di approvvigionamento dei farmaci. Con questo obiettivo SIFO, FARE e FADOI hanno promosso una due giorni a porte chiuse nella capitale, mettendo attorno allo stesso tavolo farmacisti ospedalieri, provveditori e medici internisti.

L'Osservatorio di Guerrini: Se la colonizzazione della Sardegna è anche culturale
Se la colonizzazione della Sardegna è anche culturale. E prospera con la connivenza della politica locale, che non percepisce la gravità del fenomeno. Non bastano le occupazioni di poltrone, fondamentali nello sviluppo,con personaggi e manager di altre regioni. Non bastano le trame imprenditoriali fini a sé stesse e non al progresso della Sardegna....

L'osservatorio di Guerrini: Racconto domenicale. "L'Anonima Sequestri"
Racconto domenicale. "L'Anonima Sequestri". È il titolo del mio primo libro sul banditismo. Scritto una vita fa. Alla fine del 1969. Erano gli anni di Graziano Mesina. La Sardegna era sconvolta dal dramma dei sequestri di persona. Dramma che poi sconvolse tutta l'Italia. Quel libro, un lampo che apri' uno squarcio di luce su quelle dolorose vicende...

L'Osservatorio di Guerrini: I moralizzatori
I moralizzatori. Antonio Moro, Presidente nazionale Psd'Az, e Francesco Mura, deputato FdI. Moro, nel 2018, ha siglato con Christian Solinas un patto di ferro per aprire le porte della Sardegna alla colonizzazione della Lega. Realizzatosi attraverso il famigerato quinquennio sardista-salviniano in Regione. Poco fa Moro è intervenuto sull'accordo Sa...