Una nuotata contro natura

  Il sogno di Lia Thomas, la nuotatrice transgender statunitense, di partecipare all’Olimpiade di Parigi 2024 è svanito, e forse è meglio così. Nel 2022, Thomas aveva fatto scalpore nei tornei americani, ma il 12 giugno ha perso la causa contro World Aquatics presso il Tribunale arbitrale per lo sport. Questo verdetto le impedisce di partecipare ai Giochi Olimpici che inizieranno il 26 luglio. La causa di Thomas era rivolta contro un regolamento introdotto nel 2022, il quale prevede che chiunque abbia attraversato «qualsiasi momento della pubertà maschile» non può gareggiare nella categoria femminile delle competizioni «d’élite», inclusi i campionati mondiali e le Olimpiadi.

  In altre parole, chi ha effettuato una transizione di genere dopo i 12 anni è escluso da gare di nuoto di alto livello. Questo regolamento, adottato anche in altri sport, è una difesa necessaria della competizione femminile. World Aquatics ha introdotto queste regole dopo che Thomas aveva sconfitto Emma Weyant, medaglia d’argento olimpica, in una gara di stile libero femminile nel 2022. Secondo la federazione, si tratta di un «grande passo avanti nei nostri sforzi per proteggere lo sport femminile». Non posso che concordare. Promuovere equità, rispetto e pari opportunità per gli atleti di tutti i sessi non deve significare ignorare le differenze biologiche tra uomini e donne. 

  Le politiche devono riflettere la realtà e non una visione distorta dell'uguaglianza. La questione va ben oltre il semplice dibattito sulle regole sportive. Qui si parla di giustizia e di rispetto per il significato autentico della competizione femminile. La forza fisica di un uomo, anche dopo una transizione, non è comparabile con quella di una donna, e questo deve essere riconosciuto e rispettato. Chi ha vissuto la pubertà maschile porta con sé vantaggi biologici che non possono essere ignorati.

  Il caso di Lia Thomas ci ricorda l'importanza di proteggere lo sport femminile da influenze esterne che potrebbero minare la sua integrità. Il sogno olimpico di Thomas può essere svanito, ma la giustizia ha prevalso, e lo sport femminile ha guadagnato una vittoria importante.

Attualità

Un mito che si rinnova: la persistenza della teoria cazara nel XXI secolo
Il mito della discendenza cazara degli ebrei ashkenaziti, benché screditato dalla storiografia e dalla genetica, continua a proliferare nell'era digitale. La sua resilienza non dipende dalla solidità delle prove, bensì dalla capacità di adattarsi ai nuovi mezzi di comunicazione e alle trasformazioni culturali della società...

Quando la storia diventa mito: la teoria cazara e l’illusione della verità
  Nella sterminata selva della disinformazione storica, poche teorie hanno avuto la stessa capacità di radicarsi nella cultura complottista come quella che lega gli ashkenaziti ai cazari. Si tratta di una narrazione che affonda le radici in una rilettura distorta di eventi storici, amplificata da autori pseudo-accademici, ideologi estremisti e...

We Are Machinez: la band rap-metal creata dall’IA che interroga il futuro dell’arte
  Si chiamano We Are Machinez, hanno pubblicato il loro primo EP, The Age of Machinez, e arrivano da Alghero. Ma non sono un gruppo in carne e ossa. Si tratta di un progetto interamente digitale, concepito da Sigla, pseudonimo di Claudio Simbula, giornalista, autore e creativo. La band non suona, non prova, non esiste nel senso tradizionale...

Podcast: la narrazione che scivola nelle orecchie e riscrive la nostra attenzione
  C’era un tempo in cui il sapere arrivava dai libri letti al lume di candela, e poi è stato il turno della televisione che ci ha inchiodato al divano. Oggi, nell’era dell’iperconnessione e dei multitasking, non leggiamo più e, spesso, neppure guardiamo. Ascoltiamo. I podcast hanno assunto il ruolo di nuovi narratori, accompagnatori invisibili...

La Sardegna sotto scacco: un'isola contesa tra bellezza e mafia
  La Sardegna, terra di contrasti e incantevoli paesaggi, si trova a fronteggiare una realtà sempre più allarmante: la presenza della criminalità organizzata. Un tempo considerata un'isola "immune" alle dinamiche mafiose radicate in altre regioni italiane, oggi la Sardegna è diventata un crocevia di interessi illeciti, con organizzazioni crimi...

Editoriale: La sinistra contro i fantasmi del passato. E la Meloni ringrazia
  La politica è fatta per chi ha coraggio di affrontare i nemici del presente, non quelli del passato. Ma la sinistra italiana sembra essersi bloccata in una narrazione antica, ripescando la figura di Benito Mussolini ogni volta che c’è da colpire l’avversario di turno. Stavolta, Giorgia Meloni viene accostata al capo del fascismo per la vicen...

Prendete i soldi e scappate: la lotteria cinese del bonus aziendale
  C’è chi distribuisce premi produzione con qualche misero bigliettino di ringraziamento e chi, invece, fa piovere milioni di euro sui propri dipendenti. Succede in Cina, dove un’azienda ha deciso di trasformare l’assegnazione del bonus annuale in un gioco folle e spettacolare. Otto milioni di euro in contanti (circa 60 miliardi di yuan) spars...

Il caso Meloni e il paradosso della politica italiana
  In Italia, ogni politico che finisce sotto indagine vince sempre: se assolto, trionfa come martire contro un sistema giudiziario ostile; se condannato, diventa la prova vivente di un complotto orchestrato dalle toghe contro la democrazia. L’ultima a inserirsi in questo copione è Giorgia Meloni, che ha annunciato pubblicamente di aver rice...