L’escursionista indiscreta e l’ambientalismo esasperato: un mix letale per Budelli

  L’ennesima influencer, con la solita arroganza, si è infiltrata nella sacra Spiaggia Rosa di Budelli, fregandosene altamente dei divieti. Un atto di pura incoscienza, direte. E avete ragione. Ma non sono da meno gli ambientalisti estremisti, che gridano allo scandalo con la bava alla bocca, come se la povera spiaggia fosse stata violata da un esercito invasore. Sì, sbarchiamo sulla realtà: l'influencer brasiliana ha compiuto un’azione deplorevole, pubblicando video sui social della sua bravata, pensando forse di guadagnare qualche follower in più.

  È stata rintracciata e multata, una punizione che sembra quasi una barzelletta, se si considera la gravità del gesto. Ma c’è di più, molto di più. Perché, al di là dell’irresponsabilità del singolo, c’è il fanatismo di chi vuole trasformare ogni centimetro quadrato di Sardegna in un museo sotto una campana di vetro. Gli stessi che, con occhi di falco, cercano trasgressori per poterli crocifiggere pubblicamente. Gli ambientalisti hanno la loro parte di ragione, ma spesso dimenticano che il mondo non è fatto solo di loro santissimi santuari.

  Esiste un equilibrio, un modo per tutelare la bellezza naturale senza trasformarla in una prigione a cielo aperto. Quindi, mentre la spiaggia di Budelli resta off-limits, ricordiamoci che la preservazione del nostro patrimonio non passa attraverso punizioni esemplari o isterismi collettivi. Serve buon senso, responsabilità e, perché no, un po’ di tolleranza. L’influencer ha sbagliato, certo, ma la furia degli ambientalisti rischia di trasformarsi in un boomerang contro la stessa causa che intendono difendere. E intanto, noi comuni mortali restiamo a guardare questo triste spettacolo, tra l’incudine dell’ignoranza e il martello dell’estremismo.

Attualità

L’estate bollente tra Cagliari e Sassari: tradimenti in crescita
Mare, profumo di mare. E già qui qualcuno ha capito dove andiamo a parare. La vecchia canzone anni ’80 — quella dell’amore in barca — oggi suona come un inno involontario a un fenomeno sempreverde: il tradimento. A certificarlo, stavolta, ci pensa Ashley Madison, piattaforma...

Chi vince festeggia, chi perde spiega. Dal campo alla mentalità
Nel mondo dell’agonismo non si scappa: c’è chi punta dritto all’obiettivo, si allena come un orologio svizzero, mangia come un monaco e non concede nemmeno un dolce fuori pasto. Precisione quasi maniacale. La meticolosità di questi atleti li porta spesso a prestazioni da cop...

A cosa serve davvero il sostegno occidentale ai palestinesi?
In apparenza, la questione palestinese è il teatro perfetto per la coscienza occidentale. Un dramma che si ripete da decenni, utile a ripulire l’immagine morale di governi e opinioni pubbliche, senza dover mai toccare davvero gli interessi strategici. Il sostegno umanitario a Gaza, le marce per la pace, le dichiar...

Il mondo non ci somiglia: appunti di geopolitica umana
Non c’è nulla di più occidentale dell’idea che l’umanità intera aneli a diventare come noi. È una convinzione radicata, talmente profonda da sembrare naturale. Ma naturale non è. È frutto di secoli di egemonia culturale, di imperi che prima imponevano la croce e poi la bandiera dei diritti umani universali. Siamo ...

La Sardegna si solleva contro il fotovoltaico: un grido ignorato dalla politica
Un centinaio di cittadini sardi hanno riempito il Colle Sant'Elia, uniti da una ferma opposizione all'installazione di nuovi impianti fotovoltaici. La mobilitazione, imponente per numero e determinazione, ha tuttavia messo in luce una sconfortante assenza: quella dei rappresentanti politici. Nessun esponente delle istituzioni ha ritenuto opportuno ...