Spot elettorale di Gavino Mariotti con la voce finta di Fabri Fibra: si muove l’ufficio legale del rapper

  Una recente controversia ha investito la campagna elettorale di Gavino Mariotti, candidato sindaco di Sassari. Un video promozionale, diffuso sui social, utilizzava una voce imitata del rapper Fabri Fibra, generata tramite intelligenza artificiale. Il video, che è stato rapidamente rimosso, ha comunque attirato l’attenzione dell’artista e del suo team legale. 

  L’ufficio legale di Fabri Fibra ha dichiarato: “Stiamo facendo le opportune verifiche per risalire all'autore del video, dopodiché prenderemo le opportune decisioni.” Questo passo dimostra la serietà con cui il team del rapper sta affrontando la questione, in difesa dei diritti d’autore e della propria immagine. Da parte sua, Gavino Mariotti si è difeso affermando di non aver commissionato né pubblicato il video, descrivendolo come un atto goliardico. 

  Questa spiegazione, tuttavia, non ha placato le critiche né ha evitato l'intervento legale. Il caso solleva importanti questioni riguardanti l'uso di tecnologie avanzate come l'intelligenza artificiale nel contesto della comunicazione politica e la tutela dei diritti d’immagine. La vicenda evidenzia inoltre la necessità di un quadro normativo più chiaro e rigoroso in materia di deepfake e intelligenza artificiale, specialmente in contesti sensibili come le campagne elettorali.

  L'episodio potrebbe avere implicazioni significative, non solo per la campagna di Mariotti, ma anche per il futuro delle pratiche elettorali in Italia. In attesa di ulteriori sviluppi, resta centrale il dibattito sull’etica e la legalità dell’uso delle nuove tecnologie, un tema che richiede una riflessione approfondita e azioni concrete per garantire trasparenza e rispetto dei diritti di tutte le parti coinvolte.

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