Una sala gremita di agricoltori preoccupati, un confronto diretto tra istituzioni, consorzi, tecnici e rappresentanti del mondo agricolo, e un obiettivo chiaro: affrontare con serietà e urgenza la crisi idrica che attanaglia il territorio della Nurra. Mercoledì 30 luglio, nel salone sociale di Guardia Grande, si è tenuta una partecipata assemblea pubblica promossa e coordinata dal Comitato Zonale Nurra, che ha portato a casa un risultato concreto: l’impegno formale da parte dei Sindaci del territorio, del Consorzio di Bonifica, di ENAS e delle associazioni di categoria per l’istituzione di un tavolo di crisi permanente.
Presenti all’incontro il presidente del Consorzio di Bonifica della Nurra Gavino Zirattu, il sindaco di Alghero Raimondo Cacciotto, il sindaco di Olmedo Toni Faedda, il presidente della Municipalità della Nurra Alessandro Colombino (in rappresentanza del Comune di Sassari), e l’ingegnere Soriga per ENAS, intervenuto in rappresentanza dell’assessore regionale ai Lavori Pubblici Antonio Piu.
La presidente del Comitato, Tiziana Lai, ha chiesto ed ottenuto dai presenti numeri precisi e dati tecnici per valutare in modo realistico la gravità della situazione. È emerso in modo netto che la disponibilità di risorsa idrica per l’irrigazione è oggi praticamente inesistente: si stanno utilizzando solo acque reflue depurate provenienti dai depuratori di Sassari e Alghero. In assenza di precipitazioni, non è possibile pianificare alcun turno irriguo.
«Il territorio è in una situazione insostenibile – si è sottolineato nel corso dell’assemblea –. Nessuna azienda può programmare investimenti se l’acqua non c’è. Il cambiamento climatico ha ridotto gli apporti da pioggia e non si può più contare sulla sola speranza». La realtà descritta dall’ing. Soriga è chiara: senza piogge, non ci saranno risorse irrigue sufficienti per sostenere il comparto agricolo della Nurra.
Il Comitato ha ribadito che «ognuno deve fare la propria parte», a partire dalla sensibilizzazione della popolazione. Il paradosso attuale è evidente: gli agricoltori perdono reddito a causa della siccità, mentre in città ci si preoccupa solo delle aree verdi poco irrigate. «Il reddito agricolo è parte del PIL comunale – ha ricordato il CZN – e le conseguenze sociali di questa crisi sono inevitabili se non si interviene subito».
Alla luce di quanto emerso, il Comitato Zonale Nurra ha chiesto l’avvio immediato di un processo di pianificazione seria e pragmatica, con una nuova visione strategica per la gestione delle risorse idriche della Nurra e dell’intero comprensorio urbano. «Non possiamo più permetterci di vivere questa emergenza come fosse una normalità – ha dichiarato la presidente Tiziana Lai –. Saremo attenti osservatori degli impegni presi e disponibili al confronto, ma non accetteremo tentativi di eludere le responsabilità nella risoluzione stabile del problema idrico».
L’allarme è stato lanciato con forza. Ora servono risposte.