In Italia, la crisi sanitaria ed economica stringe nella sua morsa le famiglie meno abbienti, con una percentuale allarmante, il 42%, costretta a rinunciare alle cure mediche a causa di costi insostenibili. Questa situazione drammatica emerge dal 21esimo rapporto "Ospedali & Salute", realizzato dall’Associazione italiana ospedalità privata in collaborazione con il Censis e le stime di Facile.it per il 2023. Un panorama che scuote l'opinione pubblica e richiama l'attenzione sulla crescente difficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie.
I dati sottolineano una realtà in cui le spese mediche diventano un lusso per molti, costringendo a un indebitamento sempre più diffuso tra le famiglie italiane.
La ricerca evidenzia un aumento del 6,6% nelle richieste di prestiti finalizzati a coprire le spese mediche, rispetto all'anno precedente. Un trend che non mostra segni di arresto, delineando un quadro di crescente precarietà sanitaria ed economica.
Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici, denuncia la gravità della situazione: “Sempre più persone sono in difficoltà economica”. Egli evidenzia l'urgenza di una riflessione profonda e di azioni concrete per affrontare una crisi che mette a rischio la salute di 9 milioni di italiani, costretti a indebitarsi per garantirsi le cure necessarie. Con oltre un miliardo di euro richiesti in prestiti per visite mediche, il fenomeno assume contorni sempre più preoccupanti, evidenziando una realtà in cui il diritto alla salute si allontana dall'essere un principio garantito a tutti.
Le liste d'attesa interminabili e la difficoltà di accedere a prestazioni sanitarie tempestive e adeguate aggravano ulteriormente il quadro, trasformando la cura delle malattie in un percorso a ostacoli per i più vulnerabili. “Curarsi è diventato sempre più oneroso”, afferma Giacomelli, sottolineando come anche per esami meno costosi vi sia chi è costretto a rivolgersi al settore privato, aggravando la propria situazione finanziaria.
L'appello di Codici alle istituzioni è chiaro: è necessario un intervento urgente per prevenire il collasso di un sistema sanitario che rischia di diventare inaccessibile per una larga parte della popolazione. La crescente difficoltà nel garantire la salute pubblica pone l'Italia di fronte a un bivio cruciale, dove la scelta di politiche sanitarie e sociali adeguate diventa imprescindibile per evitare un deterioramento ulteriore delle condizioni di vita dei cittadini più esposti.
In questo contesto critico, il diritto alla salute, fondamento della dignità umana e pilastro della convivenza civile, richiede un rinnovato impegno collettivo, affinché non resti un'astrazione ma torni ad essere una realtà concreta e universale per ogni cittadino italiano.